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""La partita più completa della mia gestione": così Davide Nicola ha definito la prestazione del suo Torino contro l'Inter. Non è bastato per strappare un risultato positivo. Il suo Torino però ha effettivamente disputato una prestazione lucida, soprattutto dal punto di vista tattico. I granata non hanno lasciato nulla al caso e hanno provato a imbrigliare la capolista. Per lunghi tratti ci sono riusciti e alla fine hanno pagato un grave errore individuale (fallo di Armando Izzo) e una meravigliosa giocata sull'asse Sanchez-Martinez. Su Toro News avevamo evidenziato come non sarebbero bastate la cattiveria agonistica e la determinazione contro l'Inter attuale. Serviva, infatti, un piano partita ben congegnato in grado di mettere in difficoltà i nerazzurri. Nicola è riuscito, insieme ai suoi ragazzi, ad attuarlo, ma la differenza di qualità tra le due rose alla fine ha impedito ai granata di uscire quanto meno con un punto dal "Grande Torino". In questo modo lo squalificato Antonio Conte in tribuna ha potuto festeggiare l'ennesimo risultato positivo contro il Torino. Per lui contro i granata sono nove partite senza sconfitte, di cui le ultime sette (tutte quelle giocate in Serie A) sono state delle vittorie. Inoltre, il pugliese ha celebrato la terza vittoria in tre incroci diretti con Nicola.
PIANO TATTICO - Al termine della partita il tecnico granata si è soffermato sull'analisi tattica delle sue scelte. Sono emersi diversi spunti interessanti che lasciano ben sperare anche in vista del prossimo futuro, dove serviranno, oltre alla giusta mentalità, anche piani partita ben impostati e quadrati. "Volevamo fargli iniziare il gioco per poterli fare allargare, e avevamo bisogno di due giocatori che stessero bene fisicamente: Zaza aveva giocato sei partite di fila, e peraltro è entrato bene nella mezz’ora che ha fatto. Belotti lo abbiamo recuperato solo ieri e Bonazzoli era la carta in più se c’era bisogno di cambiare strategia. La sceltà è, perciò, ricaduta su Sanabria e Verdi", ha spiegato Nicola. "Studiando l’Inter abbiamo visto che poche squadre riescono a reggere il confronto quando costantemente si utilizza una pressione offensiva, per la qualità fisica e del gioco che hanno. Scegliere loro due (Sanabria e Verdi ndr) ci ha permesso di preparare la partita basandoci su altezze di campo diverse, senza portare subito una pressione offensiva" ha aggiunto Nicola. Insomma, difendersi bassi e corti per non lasciare metri ai vari Hakimi e Lukaku e per poi ripartire col fraseggio era il piano che per poco non ha fruttato un punto. L'Inter ha sfiorato il 70% di possesso palla, ha avuto un vantaggio territoriale pari al 60% e ha effettuato più del doppio dei passaggi del Torino (687 contro 316). Sono tutti dati che testimoniano il tentativo del Torino di lasciare il pallino all'Inter per poi ripartire sfruttando la qualità di Baselli, Mandragora e appunto Sanabria e Verdi (che nel frattempo sono stati bravi a sporcare la prima costruzione nerazzurra).
"ROSA - Il Torino grazie ad un piano partita convincente è riuscito a fare gara alla pari con l'Inter, sebbene le differenze attuali tra granata e nerazzurri siano abissali, a maggior ragione a causa del focolaio di Covid divampato in casa granata qualche settimana fa. Le alternative a disposizione di Nicola e quelle della panchina nerazzurra hanno permesso all'Inter di compiere quel colpo di reni fondamentale per aggiudicarsi i tre punti sotto la Mole. Gli ingressi di Christian Eriksen e di Alexis Sanchez hanno inciso sulle sorti della gara. Sono entrambi entrati prepotentemente nelle due azioni decisive. Mentre le assenze per il post-Covid e gli scarsi minutaggi nelle gambe di alcuni granata in panchina, su tutti Andrea Belotti, non hanno certamente aiutato Nicola. A questo si è aggiunto l'infortunio che ha costretto Daniele Baselli a uscire dopo pochi minuti della ripresa: con la sua uscita il Torino qualcosa ha perso anche perchè Karol Linetty non giocava da parecchio tempo. Dopo il rigore incassato, Nicola ha avuto il merito di trovare il pari inserendo Cristian Ansaldi e Simone Zaza che sono entrati nell'occasione del pareggio firmato Sanabria. Ma resta ampia la differenza con la vastità e la completezza della rosa dell'Inter, e proprio nel finale, è arrivata la giocata del grande attaccante per abbattere un Torino organizzato. Ma l'organizzazione sarà imprescindibile da qui a maggio per ottenere punti, a prescindere dalla caratura dell'avversario.
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