Ottava sconfitta nelle ultime dieci uscite per il Torino. Però, paradossalmente contro la capolista Napoli va in scena una delle prestazioni più frizzanti dei granata degli ultimi due mesi abbondanti. Già l'approccio alla gara è stato notevolmente differente rispetto a quello disastroso di partite come il derby o con la Roma. Anche il prosieguo ha avuto il suo perché: il Torino ha sofferto nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo quando è capitolato ed è stato salvato da Vanja Milinkovic-Savic, poi ha avuto il merito di stare a galla e in scia al Napoli regalandosi qualche opportunità per l'1 a 1 nell'arco del secondo tempo (la più clamorosa sull'asse Adams-Coco). Paolo Vanoli ha certamente sfruttato la profonda conoscenza di Antonio Conte per trovare alcune controffensive che hanno messo qualche grattacapo al Napoli. Ad esempio, a inizio match è funzionata la posizione di Gineitis che ha permesso al Torino di essere brillante sulla sinistra. Tuttavia, non sono bastati approccio, maggior produzione offensiva e capacità di restare nel match: i granata sono usciti nuovamente sconfitti e ancora una volta sono rimasti senza reti all'attivo.
Il Tema
Conte batte Vanoli: il Napoli vince contro il miglior Toro degli ultimi due mesi
I cambi di modulo di Vanoli: il passaggio a quattro per provare a rimontare
—Vanoli nel corso della ripresa ha cercato di potenziare il proprio reparto offesivo, ha cercato di mettere altre frecce nella propria faretra. La prima è stata Njie. Il giovane ragazzo ha permesso al modulo del Torino di trasformarsi in un 4-3-3. Poi, è toccato a Karamoh. Il francese ha tramutato il terzetto offensivo in un poker di attaccanti. Il Torino ha infatti chiuso la partita con il 4-2-4. Ancora una volta la difesa a quattro è diventato una necessità a partita in corso. Per ora Vanoli preferisce sempre partire a tre per poi passare a quattro a gara in corso. A proposito del lavoro degli attaccanti il tecnico granata ha spiegato: "Gli attaccanti devono finalizzare meglio, i centrocampisti devono arrivare meglio per poter tiare sulle seconde palle".Vanoli ha attinto dalla panchina, ha concentrato cinque sostituzioni in 29 minuti. Ha scelto Lazaro per Pedersen a inizio ripresa, poi Vlasic e Njie al 17' per Linetty e Sanabria e ancora Sosa e Karamoh per Masina e Vojvoda. Ha attinto dalla panchina per cambiare l'inerzia. Non sono stati prodotti esiti concreti, ma qualche segnale è arrivato.
La profondità della rosa del Napoli: Neres e Simeone inseriti nel finale
—Il Napoli ha disputato una partita accorta, intelligente e sagace. Il Napoli di oggi appare una squadra di Conte fatta e finita. Non troppo spettacolare, però estremamente efficace nel concretizzare e gestire. Va detto che quando il Napoli si è abbassato all'Olimpico-Grande Torino ha dato l'impressione di non esssere inscalfibile e proprio per questo possono esserci dei rammarichi per i granata. Senza coppe europee, il Napoli si può permettere di inserire gente come Neres e Simeone in dirittura d'arrivo, segno che la rosa per disputare solo campionato e Coppa Italia è piuttosto lunga e profonda.
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