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Può esser facile analizzare una vittoria con tre gol di scarto, perché sembrerebbe che la partita sia stata a senso unico e stradominata. In realtà se la si giudica obiettivamente la verità sta a metà: è vero che il Toro ha strameritato la vittoria, ma il Benevento ha giocato a viso aperto e ha messo più volte in difficoltà i granata sin quando si è giocato in undici contro undici. Bravo dunque De Zerbi ad aver dato alla squadra una sua identità a centrocampo sopratutto grazie ai due esterni D'Alessandro e Guilherme, che hanno preso più volte in velocità i centrocampisti granata. Male però la retroguardia del Benevento che ha sicuramente agevolato i gol di Iago Falque e compagni.
Diciamo che il Toro ha finalmente giocato trovando il giusto equilibrio, soprattutto a centrocampo, con un Obi davvero superlativo e un Baselli che saputo cucire bene i buchi che ogni tanto saltavano fuori. Ancora non bene invece il venezuelano Rincon, che proprio nel ruolo di centrale, non riesce a dare quello che sa fare come interno. É piaciuta molto l'intesa tra Falque e Berenguer. I due spagnoli si sono cercati e trovati più volte con lanci lunghi da destra a sinistra e viceversa e guarda caso il primo gol granata realizzato da Falque, al 9 gol in campionato, è nato proprio dalla sincronia tra i due. In più Berenguer sta dimostrando sempre più di essere un giocatore e non un oggetto misterioso come poteva sembrare nella prima parte della stagione. Ma d'altronde chi lo aveva mai visto in campo?
Mazzarri sta lavorando bene è l'ordine con cui il Toro gioca, senza sprecare troppi palloni sia in difesa che a centrocampo, è sicuramente merito suo. C'è ancora molto da lavorare, ma l'allenatore toscano è talmente meticoloso e preparato che sicuramente può solo far migliorare la squadra granata. Una vittoria che è ha avuto anche Niang e Belotti come protagonisti perché se il primo ha timbrato il secondo gol con una bella girata ed è al terzo gol stagionale, sicuramente uno stimolo in più a far bene, il secondo è finalmente uscito dal tunnel dell'infortunio rientrando in campo. È vero, il gallo ha avuto poche possibilità di mettersi in mostra ma il suo colpo di testa, su un lancio di un compagno, entrando in contrasto con un avversario, la dice tutta sulla sua voglia di ritornare il cannoniere che il Toro sta aspettando da diverso tempo.
Una sola riflessione può venire in mente: quando rientrerà Belotti, con un Njang che ha ritrovato il gol, un Falque che è il capocannoniere granata e vede sempre la porta, con Berenguer che da il giusto equilibrio alla squadra, chi rimarrà fuori? Ricordando che c'è anche un certo Ljajic che si sta sedendo in panchina già da tre partite con i rumors di mercato che lo danno in partenza sempre più forti. Un bel quesito che solo Mazzarri saprà sbrogliare.
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