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Photo Nderim Kaceli
Sicuramente la vittoria del Torino contro il Lecce segna un inversione di tendenza, infatti rispetto agli scialbi pareggi contro la Salernitana e il Sassuolo i granata hanno costruito la vittoria nei secondi 45 minuti, in maniera netta e positiva. Già, perché nelle precedenti partite dopo un buon primo tempo i ragazzi di Juric sistematicamente calavano nella ripresa rischiando più del dovuto. Venerdì sera contro i salentini, tutto il contrario ovvero Torino imballato nel primo tempo con un solo tiro in porta al 42’ di Vlasic deviato in angolo, mentre nella ripresa un Toro leggermente più convincente.
Non è questa una vittoria condita dal bel gioco ma nuovamente grazie ai due giocatori più in forma e sicuramente con più qualità e energia della compagine granata: Bellanova-Zapata, un binomio che sta caricandosi sulle spalle il resto della truppa che non ha convinto più di tanto.
Il centrocampo ha nuovamente faticato con Vlasic mai in partita, a parte quel lampo di gioco con tiro pericoloso, poi sparito dai radar, Ilic e Ricci non hanno mai dato quella qualità che ci si aspetta, più che altro sembra che i due non possano coesistere e da quando Ilic è arrivato nel Toro, per altro senza mai fare la differenza, ha relegato Ricci in un ruolo non propriamente suo. Il numero 28 granata che ha nel dna il ruolo da regista non è un incursore e anche contro il Lecce nonostante l’impegno ha preso botte da tutti senza mai dare quella qualità che lui ha nei piedi. Un trio a centrocampo che non convince per nulla, idem sulla fascia sinistra dove Lazaro ha provato qualche scorribanda ma ha anche perso tanti palloni innocui. L’unico ha funzionare è proprio l’autore del bellissimo gol arrivato su azione personale con un bel diagonale che ha trafitto il bravo Falcone. Il secondo gol lo ha fatto Zapata arrivato all’8° centro in campionato, lui è una garanzia e se solo gli arrivassero più servizi per andare in gol il Toro non faticherebbe cosi tanto in attacco. Il colpo di testa è arrivato da un calcio da fermo. Quando il centrocampo non funziona l’attacco ne soffre ed è questo il leit motiv di questo campionato.
La difesa granata con i nuovi innesti ha retto bene le poche vere avanzate dei salentini che in avanti sono davvero poca cosa. Bravo comunque e molto attenti sia Lovato che Masina, mentre Djidji è sempre una sicurezza. C’è da dire ad onor di cronaca che il Toro nel primo tempo ha rischiato grosso su una mezza papera di Milinkovic-Savic che su un pallone innocuo al posto di bloccare la sfera l’ha schiaffeggiata a terra trovando l’intervento in pallonetto di Piccoli e salvataggio di Masina sulla linea.
La linea d’attacco granata era formata inizialmente da Pellegri e Zapata, il primo preferito a Sanabria. Un'altra occasione sprecata per il numero 11 granata che non è mai riuscito a combinare qualcosa di buono, troppo statico, mai un movimento giusto per rendersi pericoloso, spesso si è allargato sulla linea di destra preda dei suoi avversari. Molto meglio l’entrata in partita di Sanabria che in pochi minuti ha messo i brividi alla porta avversaria con un bel colpo di testa sventato da un grande intervento di Falcone.
Adesso dopo questa vittoria importante ci sarà un filotto di partite davvero durissime contro Lazio, Roma, Napoli e Fiorentina. Qui si vedrà di che pasta è fatta questa squadra che sebbene abbia vinto non è stata convincente.
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