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Contro il Parma la vittoria è d’obbligo

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Domani pomeriggio il Torino dovrà assolutamente cercare la vittoria e mettere in cascina quel fieno da tre punti che può portare non solo dei benefici immediati, ma sopratutto nel prossimo domani. Quando potrebbero arrivare anche i...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Domani pomeriggio il Torino dovrà assolutamente cercare la vittoria e mettere in cascina quel fieno da tre punti che può portare non solo dei benefici immediati, ma sopratutto nel prossimo domani. Quando potrebbero arrivare anche i periodi di carestia dove il fieno per il Toro potrebbe scarseggiare. Meglio quindi avere una buona riserva  almeno fino a gennaio. Poi nel mese più duro dell'inverno i probabili rinforzi di qualità assicurerebbero quella tranquillità necessaria per concludere il campionato in bellezza, ma oggi è necessario vincere contro il Parma di Donadoni, anche per riscattare la prova opaca realizzata a Palermo ma sopratutto far tornare a sorridere i tifosi all'Olimpico. Già, una vittoria che manca nella casa granata da troppo tempo ovvero dal roboante tre a zero inflitto al Pescara nella seconda giornata di campionato. Adesso è ora di fare i padroni di casa nel vero senso della parola senza lasciare briciole agli avversari. Occorrerà più furore agonistico ma anche molta intelligenza perché la squadra allenata da Donadoni è compagine ben organizzata, soprattutto in mezzo al campo, in più possiede giocatori dai piedi buoni come Pabon, Marchionni e Biabany capaci di lanciare e aprire spazi per l'ariete Amauri, elemento sempre pericoloso. Il Parma comunque si presenterà rimaneggiato a centrocampo, per l'infortunio occorso a Galloppa, e in porta, per la squalifica del portiere Mirante. Perché è importante questa vittoria? I tre punti sarebbero una bella risposta verso i tifosi granata che male hanno digerito la sconfitta subita in casa contro il Cagliari. Inoltre la squadra di Ventura si porterebbe in una posizione di classifica invidiabile per una neopromossa, ma soprattutto allenterebbe le tensioni che potrebbero nascere. Con il risultato di potersi giocare le partite a viso aperto sia contro la Lazio sia contro il Napoli. Un conto è affrontare queste due squadre con 12 punti in classifica altro, clima sarebbe doverli affrontare con dieci o nove punti e risucchio verso lidi da retrocessione. Questa è una partita che può dare ai granata una piccola svolta al proprio campionato. Arrivare senza troppa acqua alla gola al mercato invernale consentirebbe anche una certa programmazione salutare nella scelta di quel regista e di quell'attaccante che ad oggi mancano per aumentare il tasso di qualità della squadra. Di certo i nomi che circolano intorno al Toro sono tanti perché il Toro è leggenda vivente. Ma da quando è tornato nella massima serie ha acquisito più fascino e attrazione anche verso quei giocatori di un certo peso. Bisognerà 'pesare' bene i possibili arrivi con giocatori che sono davvero importanti ma che abbiamo fame di rivincita. Ma questo può essere solo un discorso da fare quando il Torino sarà in una posizione tale da permettere di fare le scelte giuste nella massima tranquillità e non magari frettolose e annebbiate da possibili contestazioni e da una classifica pericolosa. Bianchi e company dovranno ascoltare al massimo i consigli di Ventura per venire a capo di questa partita che reputo delicata per i motivi che ho sopracitato. Questo non è il momento di parlare di mercato, ma piuttosto di stimolare con il tifo i giocatori granata. Ragazzi come Cerci ad esempio devono essere ancor più incoraggiati a far bene, sebbene abbiano sin qui deluso un po' le aspettative. Le qualità tecniche sono indubbie, ma adesso Alessio deve davvero diventare il vero valore aggiunto di questa squadra. L'importante alle 15 di domani sarà la concentrazione con cui i nostri scenderanno in campo e la voglia di vittoria che metteranno nelle loro gambe e nella loro mente, cercando di non strafare ma piuttosto seguendo nei massimi dettagli i consigli e l'acume tattico dettato da Ventura.   Gino Strippoli (foto M.Dreosti)