toro

Contro il Siena grande vittoria e 12° posto in classifica

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
Una grande prestazione quella giocata dal Torino contro il Siena che fa dimenticare i novanta minuti in quel di Catania.  Vittoria del gruppo, vittoria dei rincalzi, vittoria di quei giocatori che ad oggi avevano giocato davvero poco...

Una grande prestazione quella giocata dal Torino contro il Siena che fa dimenticare i novanta minuti in quel di Catania.  Vittoria del gruppo, vittoria dei rincalzi, vittoria di quei giocatori che ad oggi avevano giocato davvero poco  come Brighi, Caceres, Sansone, Di Cesare, ragazzi che si sono fatti trovare pronti all’uso in una partita davvero difficile. Solo una settimana fa il Siena aveva severamente impegnato il Milan a San Siro ed i suoi 17 punti conquistati sul campo la dicono tutta sul valore della compagine allenata da Iachini. Di conseguenza i granata sono scesi in campo concentratissimi sin dai primi minuti e il risultato parla chiaro e va molto al di là dei due gol subiti. Se anche l’ex Rosina avesse segnato il rigore del pareggio nessuno avrebbe avuto da ridire sulla prestazione del Toro, ma il tiro fallito dagli undici metri ha reso giustizia alla squadra che ha meritato i tre punti sul campo. Poi ci ha pensato la “curva granata” a risucchiare il tiro fuori    Innanzitutto il Toro si è ritrovato un Brighi in grande spolvero, dopo il suo gol il centrocampista con vena ironica si è spolverato le spalle come dire: ‘’Eccomi qua ho tolto la polvere di dosso depositata da una lunga attesa e son ritornato quello che tutti volevano’’. Ma non è il solo gol , arrivato al 5’, che ha messo in evidenza la sua prestazione ma i molti recuperi a centrocampo e le molte trame dettate con passaggi  sempre precisi. Brighi è stato davvero inesauribile. E nemmeno il rigore procurato può scalfire la sua partita. Ma davvero si rischierà di perderlo a gennaio?  Un giocatore prezioso per qualità e quantità magari è da centellinare al meglio, facendolo giocare ogni due partite se proprio il fisico non dovesse reggere, ma proprio lasciarlo partire sarebbe  un grave errore.    Comunque il primo gol granata è stata una delizia per come è stato costruito, da vero manuale del calcio, con Bianchi che intercetta una palla per l’inserimento di Sansone  che si invola  velocemente lasciandosi dietro due avversari, con buona prontezza  l’attaccante granata lancia sulla destra  Cerci che parte sulla destra  con spunto brillante  servendo al bacio una palla a D’Ambrosio che si inserisce in area, il terzino mette una palla al centro con la giusta velocità e Brighi senza pensarci due volte infila l’incolpevole Pegolo. E’ l’apoteosi  per la spettacolarità del gol. Tifosi tutti in piedi.   Ma lo spettacolo lo ha dato anche Bianchi, capitano e miglior giocatore in campo. Presente in ogni zona del rettangolo di gioco, a contrastare a centrocampo,a recuperare palle in difesa, a segnare sotto la Maratona il gol del raddoppio, a prendere botte in attacco, a duettare e fraseggiare con tutti, a far salire la squadra. Ventura lo ha fatto diventare un giocatore completo e il suo tabellino gol ha già toccato quota 7, Chi sparlava  di Bianchi come giocatore mediocre dovrà ricredersi. Rolando non sarà un fuoriclasse, sbaglierà anche i gol facili come altri grandi bomber, ma è un attaccante da doppia cifra  in serie A nonostante abbia visto snaturare per esigenze di squadra il suo gioco. Rimane comunque l’uomo squadra di questo Toro.   Ma è stata tutta la banda granata  a girare al meglio, lo stesso Caceres ha fatto una partita dignitosa , con personalità e semplicità, tanto da non sembrare di certo un giocatore fermo da oltre 4 mesi. Poi, come non ricordare ancora una volta “gatto magico” Gillet che si è esibito con classe in almeno 3 parate salva –Toro:  al 45’ su colpo di testa ravvicinato di Paci,  al 70’  su tiro al volo di Rosina,  all’88’ su tiro di Sestu. Impeccabile anche Rodriguez ormai un leader silenzioso della difesa granata, mai un errore, sempre in perfetta posizione, ottimi i suoi anticipi di piede e di testa. Cerci è sembrato tornare quel giocatore che regalava assist, che metteva in inferiorità numerica gli avversari, con le sue accelerate,  e andava in gol come è successo  al 46’ grazie ad un imbeccata di D’Ambrosio che, sbrogliando una difficile situazione in difesa, lanciava in contropiede l’esterno granata che volava verso la porta,spinto anche da tutto lo stadio,  resisteva agli avversari e freddo come non mai dribblava il portiere depositando in rete il terzo gol.   Era una partita difficile e il risultato diventa ancor più importante visto come è arrivato, meritatamente, senza otto giocatori, tre infortunati e cinque squalificati, per di più dopo una prestazione, al Massimino, che aveva destato più di una preoccupazione . I tre punti hanno allungato la classifica rispetto alla linea della retrocessione che adesso vede a 6 punti il Genoa terz’ultimo e a 8 punti dal Palermo! Chi avrebbe mai immaginato a luglio un Toro neo promosso  al dodicesimo posto a questo punto del campionato, con una campagna acquisti  fatta all’80% e quindi con un organico incompleto ? Sopra squadre  come il Bologna, l’Atalanta e gli stessi Palermo e Genoa? Ventura ha saputo gestire bene il gruppo fino adesso , altrimenti non si spiegherebbero le ottime prestazioni dei tanti rincalzi che hanno vinto contro il Siena. Sansone ? Ha fatto bene , ha cercato sempre gli scambi con Bianchi, ha sfruttato le sue caratteristiche con ripartenze veloci in contropiede, da una sua iniziativa è nato il gol di Brighi. Tutti promossi i giocatori e l’allenatore, adesso è tempo di rinforzare la squadra: è arrivato Barreto al posto di Sgrigna, vedremo le altre mosse della società però godiamoci questa vittoria e questa situazione in classifica più che dignitosa che non deve farci salire sulle nuvole ma può almeno farci gongolare un pò!    Gino Strippoli   (foto M.Dreosti)