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Contro il Verona il Toro non decolla ma il pareggio è prezioso

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

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Talvolta un pareggio a reti inviolate può essere spettacolare come a volte anche quattro gol possono essere lo specchio di una partita appena sufficiente, e in certi momenti anche soporifera. Il pareggio a doppie reti  di Torino e Verona non ha certo entusiasmato per giocate e per grinta, con un Toro  più guardingo del solito e con poca fantasia. Di sicuro, quella scesa in campo contro gli scaligeri ieri sera era una squadra ‘nuova’ con un centrocampo che per la prima volta presentava ai ranghi di partenza una mediana formata da Basha, Bellomo e Farnerud.  Proprio il regista granata già al 5’ si è reso protagonista del primo tiro della partita spaventando il portiere Rafael. Poi tutti i compagni  hanno aiutato l’esordio del giovane Bellomo cercandolo sempre e lui si è sempre fatto trovare pronto e, con molto ordine.  Ha sempre smistato a destra e a sinistra per vie orizzontali. Non male per un esordio anche perchè  le punte granata hanno faticato nel  trovare le posizioni e gli spazi per cui le verticalizzazioni son sempre state di difficile attuazione. E’ un pareggio però prezioso perché la squadra di Mandorlini si è dimostrata tignosa da affrontare, con giocatori di buona corsa e ordinati e un Toni lontano dal pensionamento ma, anzi, costante pericolo per la porta granata. E’ vero che il Toro ha dimostrato qualcosetta in più visti i due pali di Meggiorini e alcune parate di Rafael su tiri di Immobile e Bellomo ma il Verona non si è mai arreso al doppio svantaggio. Pareggio da bicchiere mezzo vuoto? Io direi mezzo pieno visto che la squadra presentata da Ventura era come detto precedentemente ‘nuova’ in un settore nevralgico come il centrocampo ma è altrettanto vero che se Basha e Bellomo han fatto il loro dovere di certo non ha sfruttato a dovere il momento da titolare lo svedese Farnerud, apparso subito in difficoltà su Romulo. L’interno granata non riesce a integrarsi con i movimenti dei compagni, spesso avulso dal gioco perché troppo lento e macchinoso, a volte davvero imbarazzante nel tentare i recuperi sugli avversari.

La difesa granata è stata impegnata non poco, con il duello Toni-Rodriguez in primo piano. Sportellate corrette tra i due ma la sfida è stata vinta da Toni sebbeneil centrale granata abbia giocato bene. D'altronde, il centravanti  scaligero ha messo il segno in entrambi i gol: nel primo con l’assist per Gomez e nel secondo conquistando il rigore atterrato proprio da Rodriguez.

Il pareggio di ieri è importante perché ha dimostrato che la squadra c’è,  per due volte è stata in vantaggio e per poco, anzi, per un nulla il palo per due volte ha detto no al terzo gol che sarebbe stato anche il K.O per i veronesi. Ecco perché il bicchiere è mezzo pieno. Il Toro ha creato comunque delle occasioni da rete anche se in maniera meno spettacolare rispetto alle partite contro il Milan e contro il Bologna. Certo, se pensiamo che Padelli a parte due belle uscite (una sulla testa di Toni) con tanta sicurezza non ha mai dovuto compiere  una vera parata fa crescere il rammarico per non aver chiuso la partita definitivamente, ma la sfortuna ci ha messo anche lo zampino con i due legni. Resta comunque un bicchiere mezzo pieno perché ha dimostrato che anche con le seconde linee il Torino può far bene e tenere bene il campo senza smarrirsi troppo. Qualche disattenzione c’è stata se no non sarebbero arrivati i due gol scaligeri ma il Toro ieri sera si è trovato con gli spazi completamente chiusi con 9 uomini scaligeri dietro la linea della palla a difendersi per poi cercare costantemente  con lanci lunghi Luca Toni.

Quando poi sono entrati in campo El Kaddouri, Immobile e Brighi  dal 63’ in poi qualcosa in più si è visto, le squadre si erano allungate e gli avanti granata si sono resi pericolosi un paio di volte con il “Ciro” granata.

Cerci? Ha fatto la sua prima doppietta in maglia granata e al solito ha fatto una superba prestazione  nonostante fosse marcato  più volte con raddoppi.

Gli otto punti conquistati fin’ora non sono pochi, certo potevano essere dieci ma da quanti anni il Toro non aveva una posizione dignitosa in classifica in serie A? Adesso c’è il derby, rientreranno  molti titolari che oggi si sono riposati: Glik, Vives, e gli stessi Brighi, Immobile e El Kaddouri entrati a partita in corso. E’ già tempo di derby e il Toro c’è!

 

Gino Strippoli

(foto Dreosti)

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