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Contro la Dea la vittoria è di Vanoli e dei suoi ragazzi

Contro la Dea la vittoria è di Vanoli e dei suoi ragazzi - immagine 1
Controcorrente di Gino Strippoli -  La grande risposta del Torino al calciomercato societario
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Si può dire che questo Toro ha un organico incompleto, che appare più debole della scorsa stagione, che le perdite di Rodriguez, Buongiorno e Bellanova sono per adesso incolmabili ma nulla toglie che questa squadra contro l'Atalanta ha giocato da grande squadra come da anni non si vedeva al Grande Torino, con piglio, grinta e voglia di vincere. Ed è arrivata una grande vittoria firmata Vanoli con i suoi ragazzi. Questo allenatore arrivato in punta di piedi sotto la Mole si è subito calato bello spirito dei tifosi granata ma soprattutto ha dato in poco tempo un gioco vero a tutto campo nonostante abbia perso pedine fondamentali. Eh sì, perché l'addio di Bellanova è una ferita difficile da guarire ma da vero condottiero Vanoli ha guardato avanti, dopo aver detto il giusto sulla cessione del nuovo giocatore nerazzurro.

Guardando avanti il Toro domenica è entrato in campo senza timori reverenziali, ha iniziato sin dai primi minuti ha giocare il pallone seguendo il dettame del suo allenatore e si sono visti giocatori trasformati completamente in tutti i reparti, bene quasi tutti, bene il centrocampo con un Ilic ispirato al di là del bellissimo gol, un Linetty mai domo a far legna per tutti i compagni, un Ricci che senza fare giocate importanti come lui sa tatticamente ha saputo battagliare contro ogni avversario. Bene ha fatto Vojvoda sulla destra del centrocampo, coprendo bene la sua zona dando manforte alla mediana granata. Lazaro sulla sinistra soprattutto nel primo tempo ha continuato a macinare gioco, anche se nella fase difensiva si è perso più volte come nel caso del rigore concesso all'Atalanta.

A tutto questo c'è stata una fase d'attacco imperniata su un indomabile Zapata, onnipresente in ogni zona del campo, a difendere in difesa, a costruire a centrocampo e a pungere in avanti, e poi un Adams non solo più uomo assist ma anche goleador. Se a tutto questo ci si aggiunge un Milinkovic-Savic che finalmente ha fatto miracoli con più interventi salva rete allora ci si deve chiedere il perché la sofferenza per i tifosi granata deve arrivare da un mercato che ancora latita la dove il Toro presenta debolezze ovvero la retroguardia.

Perché è ovvio che il Toro ha meritato la vittoria ma i pali e la traversa dei ragazzi di Gasperini sono ancora lì a dire che a questa squadra mancano dei veri centrali a sinistra e a destra. Non può essere Tameze un centrale perché non lo è mentre Masina ci mette tanto impegno, ed è encomiabile ma ha davvero troppe sbavature e svarioni durante la partita. Coco è piaciuto ma a tratti è sembra pasticcione, ha perso dei palloni elementari che potevano costare caro al Toro. Incamerati i tre punti contro un Atalanta impresentabile, un po' per le tante assenze, mister Vanoli merita di avere al più presto i giocatori che gli mancano perché ha le idee e la mentalità giusta per creare un Toro che può dir la sua in questo campionato.

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