Termina Torino-Cesena, i granata passano il turno grazie alla buona prestazione messa in campo e ora agli ottavi di finale potranno giocarsi la rivincita contro la Juventus, in uno speciale Derby di Coppa. Gazzi migliore in campo, Moretti e Zappacosta seguono a ruota. Prcic, subentrato a Baselli, è apparso un po' troppo timido. Nulla da dire su Maxi Lopez, ancora una volta in gol contro i bianconeri, niente da fare per Martinez che resta a secco.
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Coppa Italia, le pagelle di Torino-Cesena 4-1: Gazzi il migliore in campo
ICHAZO 5.5: normale amministrazione per lui, per gran parte della gara. La difesa gli dà una grossa mano, ma quando l'estremo difensore viene chiamato in causa per la prima (vera) volta, si lascia freddare da Cascione senza colpo ferire. Un pizzico di reattività in più non sarebbe guastata.
BOVO 6: è uno dei pochi in rosa a non avere un sostituto naturale, dunque si sacrifica senza alcun problema e gestisce al meglio le forze. Difende al meglio, senza sprecare energie, queste utili nella prossima sfida di sabato contro la Roma. Sul gol subito, però, ha le sue colpe (st 41' PRYYMA s.v. rompe il ghiaccio, che sia la prima di una lunga serie di felici presenze in campo).
JANSSON 6: torna in campo dopo l'infortunio patito ad inizio ottobre, ha l'arduo compito di gestire la linea difensiva - senza contare il fardello di non far rimpiangere il capitano Kamil Glik - e riesce perfettamente a fare ciò che il tecnico Ventura gli aveva chiesto. Sul più bello, perde di vista assieme a Bovo l'inserimento di Cascione.
MORETTI 6.5: per uno che in carriera ha affrontato avversari di ben più alta caratura, la sfida contro il Cesena è (quasi) un allenamento. Si permette anche il lusso di uscire dall'area con la testa alta e la palla tra i piedi. Al 13' è lì, pronto a sfruttare a dovere lo scivolone di Agliardi, realizzando così il momentaneo raddoppio granata. In rete come nell'ultimo incrocio tra le due compagini.
ZAPPACOSTA 6.5: dapprima la fase difensiva, poi quella offensiva. Come si vuole nel calcio italiano. L'ex orobico cresce a vista d'occhio, soprattutto in fase di contenimento, senza mai disdegnare le percussioni sulla destra. Nei primi minuti è lui ad alzare il ritmo della gara, rompendo le difesa a zona avversaria, la quale si scompone, finendo per subire gol in rapida sequenza.
BENASSI 6.5: senza macchia e senza lode, torna in campo dopo il lieve acciacco e prende subito le giuste misure agli avversari. Nella ripresa aumenta il palleggio, prova ad impostare (e lo fa bene) per i compagni, senza mai forza il ritmo. Gara intelligente da parte sua e il dio del calcio lo premia con un gol, bello ma anche un po' fortunato.
GAZZI 7.5: prestazione sontuosa, mezzo voto in più per premiare la costanza con la quale si è sempre allenato, pur sapendo che al suo posto avrebbe giocato Vives. Non molla mai, torna in campo con la fascia da capitano e apre le marcature con un fendente rasoterra e preciso. L'ultimo gol, proprio in quella stessa porta, nel lontano 22 dicembre 2012, contro il Chievo.
BASELLI 6: parte dall'inizio, fa la differenza in mezzo al campo, poi come è giusto che sia Ventura lo richiama in panchina dopo 45'. D'altronde i granata, fieri a quel punto del doppio vantaggio, avevamo bisogno di gestire al meglio le forze (st 1' PRCIC 5.5: mezzo voto in meno, da chi parte dietro - molto indietro - nelle gerarchie, vorremmo vedere qualcosa di più del semplice compitino, a tratti pure sbagliato).
MOLINARO 6.5: mezzo voto in più per il numero incalcolabile di minuti giocati senza mai poter riposare. Sarà probabilmente in campo anche contro la Roma - a meno che Ventura non preferisca schierare Bruno Peres a sinistra per contenere Gervinho -, intanto anche questa sera commentiamo l'ennesima prestazione generosa.
MAXI LOPEZ 6.5: da quando indossa la maglia granata, il Cesena gli porta davvero bene. Lo scorso anno in campionato segnò sia all'andata, sia al ritorno. E questa sera, nella ripresa, arrotonda il risultato di giustezza con un elegante piattone destro. Che sia di buon auspicio per freddare anche il prossimo avversario di Coppa: il quale veste sempre di bianconero, ma a differenza della squadra di Drago, gioca nella periferia torinese (st 15' AMAURI 6: impossibile non premiare in una gara come questa i suoi gesti tecnici. Colpi di tacco, sponde di prima e una giocata che, fosse entrato in rete il pallone, avrebbe meritato la nomination al Puskas Award)
MARTINEZ 5.5: Ventura gli dà fiducia, lo manda in campo dal primo minuto e lui ci prova in tutti i modi. In velocità, di testa, di potenza, di precisione. Anche in acrobazia, ma la sfera non entra. Di mezzo ci si mette anche Maxi Lopez a chiudergli la porta: che necessiti, come Belotti, dei consigli di Amauri?
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