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gazzanet
"Ha saputo soffrire (e quanto), ha saputo aggrapparsi ai protagonisti inaspettati (Milinkovic-Savic su tutti), ma ha saputo anche e soprattutto cogliere il momento giusto: il Torino vince in casa della Roma per 2-1 e si qualifica per la prima volta dopo 8 anni ai quarti di finale di Coppa Italia, contro una tra Juventus e Genoa. Un gol per tempo stendono una Roma sprecona, capace solamente di accorciare con Schick quando ormai la partita è compromessa. Il finale è da brividi, ma i granata la portano a casa con le unghie e con i denti: i quarti di finale sono una bellissima realtà.
"Il primo tempo granata è da applausi: gli uomini di Mihajlovic mettono in campo una partita attenta e tarata - stavolta sì - sulle caratteristiche degli avversari, andando a pressare alto e guadagnando molti palloni in zone pericolose, senza riuscire a concretizzarle. Dove invece il Toro non perdona sono le palle inattive, dove Belotti per due volte impegna Skorupski: la seconda è l'assist per De Silvestri - già protagonista su un'altra punizione - che pesca il jolly e si regala il terzo gol stagionale. L'entusiasmo del vantaggio però non deve fare dimenticare i dieci minuti di sofferenza in cui la Roma ha preso il sopravvento: un segnale d'allarme da non sottovalutare.
"E infatti, come c'era da attendersi, la Roma entra in campo con il piglio di chi sa che deve dare una svolta alla partita: già nei primi minuti Milinkovic-Savic - che sostituisce Sirigu - deve rispondere d'istinto al tocco sottomisura di El Shaarawy, di gran lunga il più pericoloso dei giallorossi nella prima ora di gioco. I granata, però, non vogliono più farsi schiacciare, e rispondono colpo su colpo. Al 60' l'occasione del raddoppio è su un vassoio d'argento, ma l'assist in contropiede di Acquah per Edera è un po' lungo e il prodotto del vivaio granata non riesce a tenere basso il pallone. Le squadre sembrano due pugili che combattono a chi se le dà più forte: la Roma risponde prima con Ünder, che non riesce ad arrivare su un cross dalla sinistra, e poi con Schick, che di testa sul corner successivo colpisce centrale. Il Toro torna in affanno, e Milinkovic deve salvare la baracca in due occasioni, oltre che ringraziare il palo sull'incornata dello stesso Schick e l'imprecisione di Strootman dimenticato in mezzo all'area.
"Ancora una volta, i granata escono dalla partita per minuti interi, pagando anche l'imprecisione di alcuni suoi uomini (Acquah su tutti). Mihajlovic cambia soltanto dopo 70 minuti, inserendo Berenguer per un positivo Niang. La mossa è provvidenziale: al primo pallone toccato, lo spagnolo mette dentro un cross perfetto per Edera, che non sbaglia e conferma il suo feeling con l'Olimpico della capitale. Il Toro è di nuovo capace di colpire a freddo nel loro momento migliore gli uomini di Di Francesco, che prova anche ad inserire Dzeko per Strootman, sbilanciandosi in avanti. Ma l'ex allenatore del Sassuolo non è fortunato come il collega granata: il bosniaco ha infatti l'occasione di accorciare le distanze su un rigore per un fallo visto solo da Calvarese di Moretti su Schick (è il ceco ad appoggiarsi platealmente sul difensore), ma Milinkovic-Savic conferma la sua giornata di grazia e intercetta il tiro tuffandosi sulla sua destra.
"Il gol della Roma, però, è nell'aria, e arriva meritatamente a 5' dal 90', quando Schick non perdona dall'interno dell'area, con Molinaro che rientra tardi e lo tiene in gioco. I granata, dunque, non riescono a risparmiarsi la sofferenza finale, ma alla fine di quattro interminabili minuti di recupero portano a casa un successo che ha dell'incredibile, per come è arrivato (con Rincon, subentrato a Valdifiori, che spreca un incredibile 2 vs 1 lasciando spazio all'ultima occasione capitolina) e per lo spirito con cui le due squadre si approcciavano all'incontro. L'aria dell'Olimpico rilancia ancora le ambizioni granata. Anche quelle di coppa.
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