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E' l'immagine della voglia di riscossa, Corini, che non respinge le responsabilità di squadra ma che invita a rialzarsi.Eugenio Corini, c'è ancora speranza?Certo che c'è. La classifica dice che ce la possiamo fare. Abbiamo dei punti da fare in casa, delle partite in cui possiamo giocarcela. Garantito.L'allenatore potrebbe cambiare.Sull'allenatore mi sono già espresso, sapete come la penso.Di chi le responsabilità, oggi?Nostre. L'impegno c'è, da parte di tutti, ed è difficile dire cosa non funzioni. Ora andiamo con la testa a Palermo, pensiamo a recuperare gli infortunati e a prepararci bene.E' poi il turno di Bianchi, tornato al gol (e che gol) ma questo non equivale, oggi, ad una grande gioia.Rolando Bianchi, intanto come stai, fisicamente?Ho un piccolo problema muscolare, ma la situazione è questa, non bella, per cui stringo i denti, riposerò quest'Estate. Ora dobbiamo uscire da questa brutta situazione, in cui non volevamo trovarci.Siete scesi in campo un po' molli, nel secondo tempo?Un po' timorosi, credo di sì. Domenica scorsa, a Bergamo, avevamo finito il primo tempo giocando male, abbiamo rivisto certi fantasmi; poi però ci siamo ripresi, e abbiamo anche creato. Ma il terzo gol ci ha tagliato le gambe.Spesso ti allargavi per ricevere i palloni, come mai?Loro giocano con la difesa a tre, non è di sicuro al centro che puoi cercare spazio: devi allargarti. Per caratteristiche sono un attaccante d'area, per cui cerco di sfruttare le palle che i miei compagni riescono a servirmi.Ma preferisci giocare magari con un partner d'attacco, anzichè solo?No, va bene anche da solo, se così facendo la squadra è più coperta allora è ok.Tutti uniti con Novellino?Certo. Lui è una bravissima persona e un bravo allenatore. Non sempre la colpa è del mister, e in questo caso è nostra.
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