Corini, rinviato di un altro anno il ritiro?

di Alessandro Salvatico

Un tendine mette in apprensione Eugenio Corini. E’ trascorso un mese esatto, 31 giorni, dalla sua ultima apparizione in campo; poi, è tornato a...

"di Alessandro Salvatico

"Un tendine mette in apprensione Eugenio Corini. E’ trascorso un mese esatto, 31 giorni, dalla sua ultima apparizione in campo; poi, è tornato a tormentarlo l’infiammazione che spesso lo ha costretto a fermarsi, quest’anno.Ma a dargli pensiero non è solo il guaio che lo tiene lontano dal rettangolo verde, non sono, non unicamente, le partite che salta, di settimana in settimana; è l’idea dell’imminente ritiro, e di ciò che seguirà al momento in cui le scarpette saranno al chiodo.

"Anzi, c’è la paura che quel momento sia già arrivato. Proprio a causa delle condizioni fisiche, in questi giorni inizia a prendere consistenza il timore che l’ex-rosanero abbia già detto addio all’attività agonistica, dopo quasi 22 anni dal suo esordio in Serie B. “Genio” cova la speranza di rientrare prima della fine della stagione, e di dire ancora la sua nella lotta-salvezza, dando un contributo importante e -perché no?- decisivo al raggiungimento dell’obiettivo di squadra.

"Ma proprio ora emergono voci che sembrano spingere più in là il tramonto in fondo al viale sul quale Corini si è comunque già incamminato. Voci che lo danno come calciatore per un’altra stagione, non in granata bensì in rosanero. La sua candidatura ad un ruolo dirigenziale in granata pareva prendere sempre più corpo, ultimamente sembrava quasi lo sbocco naturale della sua carriera, ma ora non è certo che questo accada. Un anno da atleta, per quanto part-time, potrebbe essere propedeutico ad un inserimento nei quadri rosanero; curioso che proprio contro la sua ex-squadra, 31 giorni fa, Corini abbia giocato quella che potrebbe rimanere negli almanacchi come la sua ultima partita da calciatore.

"Ci sono poche settimane, comunque, per definire cosa farà da grande il quasi 39enne regista. Calciatore part-time o dirigente in erba, Torino o Palermo: due bivi per uno dei più carismatici elementi dello spogliatoio granata.