di Stefano Brugnoli
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Cosa cambierà da WAN a GDB?
Cosa cambierà nel Torino a livello tattico con l’avvento di Gianni De Biasi?
Penso che non cambierà tanto rispetto a Novellino come schemi e come uomini, GDB nel passato granata ha giocato prevalentemente con la difesa a 4 due mediani davanti alla difesa di cui uno con caratteristiche di regista e una torre centrale, quello che ha variato sono stati i due esterni di centrocampo a volte più offensivi a volte meno e l’uomo in appoggio alla torre centrale a volte un doppio centravanti a volte un trequartista, nelle ultime partite dello scorso anno tolse la seconda punta per inserire un uomo (Di Loreto) tra le linee di centrocampo e di difesa.
Non credo che si discosterà molto da quanto già proposto e l’allenamento odierno è stato più che esplicativo, al limite qualche giocatore varierà di posizione rispetto a come giocava con Novellino.
In difesa non ci sono grandi alternative: a oggi i difensori disponibili sono sei di cui tre esterni sinistri, sette se consideriamo che Diana può fare anche l’esterno di difesa.
Penso che userà Stellone di punta con Rosina a sostegno anche quando Recoba e Di Michele rientreranno dalla squalifica (se avessero saputo che WAN non li avrebbe più allenati non penso che avrebbero preso quelle due ammonizioni stupide domenica scorsa a Genova, soprattutto Di Michele)
Il rebus da risolvere sarà su chi GDB utilizzerà a centrocampo; la coppia Corini Grella assomiglia di più a quelle proposte in passato ma verrà utile anche Zanetti non appena si riprenderà, mentre sugli esterni penso si affiderà a Diana sulla destra e la vera incognita sarà chi giocherà a sinistra, Barone? Lazetic? Rubin?; spero solo di non vedere più Rosina impiegato in quel ruolo
Quello che dovrà cambiare e di molto sarà l’atteggiamento dei giocatori granata che dovranno dimostrare di essere uomini prima che calciatori, cosa che ultimamente gli è riuscita poco e male. Motivazione, orgoglio e dignità personale è quello che ha chiesto GDB che con il suo esempio dovrà riuscire a inculcare questi tre valori (che aveva anche WAN) nei calciatori, cosa che il predecessore non riusciva più a fare pur provandoci in tutti i modi.
Se verrà raggiunta la salvezza si dovrà cambiare anche il modo di programmare la squadra e io per primo partirei tenendo solo gli uomini e tra questi solo quelli che si sposano meglio con il credo di GDB poi acquisterei solo giocatori che abbiano le due caratteristiche sopra descritte, facendo così c’è il rischio di effettuare una nuova rivoluzione, ma è un rischio minore di quello che si è corso quest’anno con giocatori “sordi e apallici” alle stimolazioni che WAN dava loro.
WAN non è esente da colpe, su questa rubrica l’ho sottolineato sovente dopo averne avuto una buona impressione al ritiro di Malles (modi bruschi esclusi) e penso che sia il meno colpevole di tutti ma in questo mondo, purtroppo, funziona così quando la squadra non ti segue più è inutile andare a cercare di chi è la colpa o chi ha commesso più peccati, bisogna salvare la baracca e per salvarla occorre cambiare il manico alla veloce, se si fosse fatto subito dopo Cagliari, dopo che la squadra aveva dato un segnale preciso secondo solo alla ripresa di Torino Empoli, ora penso saremmo già salvi; la resa dei conti e dei colpevoli deve però essere fatta a obiettivo ottenuto.
Concludo augurando un forte in bocca al lupo a GDB confidando che compia il terzo miracolo sportivo come da proverbio…(non c’è due senza tre) così che tra tre mesi lo possa rincontrare di nuovo magari a Sappada dove ho iniziato la mia collaborazione con Toro News.
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