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MOSCOW, RUSSIA - FEBRUARY 26: Paolo Vanoli, head coach of FC Spartak Moscow, gives instructions during the Russian Football League match between FC Spartak Moscow and CSKA Moscow at Otkrytie Arena stadium on February 26, 2022 in Moscow, Russia. (Photo by Vladimir Pesnya/Epsilon/Getty Images)
Un'ultima partita al Penzo, poi il Venezia di Vanoli saprà se la Serie A sarà nel proprio destino. Il tecnico dei lagunari e principale indiziato per sostituire Juric al Torino ha guidato ieri, giovedì 30 maggio, i lagunari nella finale playoff d'andata contro la Cremonese. A osservare Vanoli allo stadio Zini di Cremona anche il Toro, con Davide Vagnati ed Emiliano Moretti seduti in tribuna. In una gara bloccata, il risultato resta fermo sullo 0-0 fino al triplice fischio. Tra Stroppa e Vanoli sorride comunque più il secondo, che al ritorno a Venezia avrà a disposizione due risultati su tre, vittoria e pareggio, per festeggiare la Serie A in virtù del miglior posizionamento nella regular season.
Vanoli ha disposto il Venezia con il 3-5-2, posizionando i propri giocatori a specchio rispetto alla Cremonese di Stroppa. I lagunari hanno dato un'interpretazione principalmente difensiva al modulo con una prova votata più alla copertura che all'attacco. Un aspetto in controtendenza rispetto a una stagione in cui spesso a esaltarsi è stato il reparto offensivo verdeoro, il più prolifico della Serie B. Nella finale d'andata è invece la Cremonese a farsi preferire per numero e qualità delle offensive, il Venezia si copre intelligentemente senza concedere gol e soprattutto senza incappare in sanzioni e perdere giocatori considerando che ben otto erano diffidati e con un giallo avrebbero saltato la finale di ritorno. Il resto della gara è legato agli episodi: la Cremonese fa i conti con un decisivo Joronen tra i pali oltre che con qualche imprecisione, il Venezia pur creando poco sfiora la rete a inizio ripresa con la traversa di Pierini. Il risultato resta invariato: 0-0.
Interrogato sulla preparazione della partita e sull'atteggiamento difensivo dei suoi, Vanoli ha affermato ai microfoni di Dazn: "Non siamo venuti qui per pareggiare. La difficoltà però era giocare con otto diffidati, un aspetto che abbiamo accusato nel primo tempo. Tanti sbagli tecnici sono stati dovuti all'essere contratti a livello mentale". Mentalità, parola chiave per il pass Serie A: "Una squadra giovane come la nostra deve crescere con la mentalità vincente. Non siamo venuti qui per pareggiare e al Penzo dovremo pensare a fare il risultato senza pensare alle combinazioni che abbiamo a favore". Guardando al ritorno, Vanoli ha affermato: "Abbiamo cuore e siamo maturati come squadra. La testa è la chiave, è importante tenere attaccata la spina. Poi al Penzo non saremo in campo in undici ma in dodici grazie ai nostri tifosi. Questa squadra la sento mia, ora dobbiamo completare la stagione". Infine sul mercato: "Se mi inorgoglisce che si parli tanto di me? Noi siamo focalizzati su questo grande risultato, nulla mi distrae. Poi si chiude il campionato e si vedrà".
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