"Nicola continua: "Tutti vogliono allenamenti intensi quanto la partita, non solo io. Bisogna cercare di riprodurre i ritmi di due tempi da 45 minuti. L'allenamento etimologicamente deriva da "adattamento": si deve cercare di lavorare per reggere al meglio la partita che verrà, cercando di simularla. Io credo che il gruppo si stia esprimendo bene, però secondo me c'è sempre un miglioramento da ricercare. All'inizio magari i miglioramenti non richiedono tanto tempo, ma quando si arriva ad un espressione tale - ogni miglioramento necessita di più applicazione e più tempo. Siamo in un momento in cui le tre cose che facciamo le sappiamo e va bene, ma dobbiamo migliorare in esecuzoone, velocità... Non abbiamo i joystick, sceglie il giocatore non scelgo io dalla panchina, purtroppo (ride ndr). L'errore fa parte del gioco, l'errore di concetto non si può accettare, poi, ovviamente: perché li si parla di concentrazione e non di tattica o tecnica. Spesso si deve anche misurare la velocità e la bravura dell'avversario. A me non piace pensare che siano sempre i difensori centrali a sbagliare quando si subisce, ma che in sequenza - quando si prende gol - ci siano 5-6 errori in fila, ed è il primo il più importante".
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