- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
gazzanet
CROTONE, ITALY - APRIL 09: Diego Falcinelli of Crotone celebrates after scoring his team's second goal during the Serie A match between FC Crotone and FC Internazionale at Stadio Comunale Ezio Scida on April 9, 2017 in Crotone, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)
Nella consueta analisi ai raggi x della squadra avversaria del Torino, dopo aver parlato di difesa e centrocampo del Crotone tocca adesso all'attacco. Quando si parla di questo reparto, c'è praticamente un solo giocatore in evidenza: è Diego Falcinelli, attaccante giunto in prestito dal Sassuolo l'estate scorsa, che è già arrivato in doppia cifra (11 reti, le ultime due sono quelle che hanno steso l'Inter allo "Scida" domenica scorsa) e a cui Nicola affida le speranze di salvezza. Se il Crotone è infatti tornato clamorosamente in lotta per la permanenza in Serie A - l'Empoli quartultimo è solo a tre punti di distanza e gli scontri diretti sono a favore dei calabresi - gran parte del merito va proprio a Falcinelli, che in Calabria sta vivendo la stagione della consacrazione, a 26 anni quasi raggiunti. Basti dire che da solo ha segnato quasi la metà delle reti totali segnate dalla sua squadra (25). Un momento positivo che ha trovato conferma anche nella chiamata di Gian Piero Ventura per lo stage della Nazionale, dedicato ai calciatori emergenti, che si conclude oggi.
Originario dell'Umbria - precisamente di Marsciano, vicino Perugia - Falcinelli è sempre stato un tifoso del Perugia, tanto da aver confidato di essere stato in Curva allo stadio "Curi" quando, da ragazzetto, vide Alessandro Calori segnare alla Juventus la rete che consegnò alla Lazio lo Scudetto 1999-2000. Classe 1991, cresciuto nel Settore Giovanile dell'Inter, con cui ha vinto uno Scudetto Allievi nel 2007, nel 2009 passa al Sassuolo, che poi inizia a prestarlo in giro per l'Italia.
Foligno, Juve Stabia, Lanciano, poi arriva la prima esplosione proprio a Perugia, dove nel 2014-2015 segna 14 reti giocando in coppia con il "granata" Vittorio Parigini. Un'annata che gli vale la successiva conferma al Sassuolo: ma nel 2015-2016 non trova molto spazio da titolare. A fine stagione le presenze sono 24, la maggior parte da subentrato, condite da due reti. Il 31 agosto ecco il passaggio al Crotone in prestito, dove è sicuro di giocare titolare. La prima rete arriva proprio contro i neroverdi, contro i quali ha comunque affermato di non nutrire alcun tipo di rancore. Era il 16 ottobre: da lì Falcinelli si è scatenato. "È un bel momento. Sono belle soddisfazioni per me ed anche per la società, con cui sto facendo un ottimo lavoro. Con l'Inter abbiamo fatto la gara perfetta, siamo riusciti ad opporci all'Inter con il gioco di squadra. Il gol? Potevo fare solo il pallonetto perché Handanovic era uscito molto sotto. È andata bene, per fortuna. Voglio arrivare al massimo per me e per la squadra, anche perché credo che ci siano i margini per realizzare il sogno della salvezza", le parole con cui l'attaccante ha dipinto il suo momento attuale, dopo la doppietta all'Inter.
Gli altri attaccanti a disposizione del Crotone di Nicola sono innanzitutto Mariano Trotta, la spalla di Falcinelli, che però sta vivendo una stagione sotto le attese: solo due le reti segnate, ma a Torino se lo ricordano bene. Segnò infatti la rete dell'1-3 definitivo con cui il Sassuolo, nella scorsa stagione, vinse in casa granata nella prima gara giocata allo Stadio "Grande Torino". C'è poi Simy, il nigeriano usato spesso come Nicola a gara in corso, e infine Andrej Kotnik, giocatore della Repubblica Ceca che per ora non è più di un oggetto misterioso: arrivato a gennaio, ha messo a segno fin qui solo una rete.
© RIPRODUZIONE RISERVATA