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Finisce con un 2-2 che di fatto non accontenta nessuno il match tra Crotone e Torino. Un punto ottimo per i padroni di casa, se non fosse che all'Ezio Scida i pitagorici rimangono in vantaggio fino al 93', prima di essere raggiunti in extremis da una zuccata vincente di De Silvestri. Se da un lato c'è la gioia per i ragazzi di Nicola di essere riusciti a far punti contro una squadra sulla carta ben più attrezzata, dall'altro c'è il rammarico di aver accarezzato per quasi 90' l'idea di poter compiere una mezza impresa. Il Torino di Mihajlovic intanto si lecca le ferite. Una gara confusionaria quella messa in campo dai granata che, a prescindere dall'assenza di Belotti, si lasciano sovrastare a larghi tratti da un Crotone molto più agguerrito e voglioso di portare a casa la vittoria.
LE SCELTE - Nicola si affida all'undici tipo: Ajeti al centro della difesa, Rohden e Barberis in mezzo, con Simy e Trotta davanti. Il primo tempo dà subito ragione al tecnico rossoblù: il Crotone chiude i primi 45' in vantaggio di 1-0 e il Torino pare frastornato e a tratti in balia dell'avversario. Mihajlovic invece, sopperisce l'assenza di Belotti con Sadiq, all'esordio in maglia granata. In difesa invece c'è Molinaro e non Ansaldi, una scelta inaspettata viste le ultime deludenti prestazioni dell'esperto laterale con un passato al Parma. Dopo un primo tempo deludente però il Torino torna in campo con un piglio nuovo. Dopo 20' però i granata sono stanchi e, visto anche lo svantaggio che stava maturando sul campo, Mihajlovic decide di fare solo un cambio in tutti i 90': fuori Rincon, dentro Boyé per provare a ribaltare le sorti del match. Una scelta singolare ma questa volta comprensibile, dettata dalla situazione ma soprattutto da una rosa a disposizione piuttosto corta. Nicola invece rivoluziona i suoi e lo fa bene: gli ingressi di Nalini e Faraoni permettono al Crotone di allargare il campo e di difendersi meglio, con il primo che si rende in più occasioni pericoloso in contropiede. Negli ultimi minuti poi Budimir dà il cambio a un esausto Simy, tra i migliori in campo dei suoi.
LA GARA - Una partita sulla carta proibitiva per i padroni di casa che però scendono in campo con il piglio giusto e impattano subito il match. Dopo una manciata di minuti Simy trova subito il gol, ma è fuorigioco. L'azione in questione però evidenzia già la maggiore voglia e determinazione dei ragazzi di Nicola, a discapito di un Torino a cui servono diversi minuti prima di iniziare a macinare gioco. Il primo tempo si chiude in maniera inevitabile: Crotone in vantaggio per 1-0 grazie a Rohden e il Toro costretto ad inseguire. Mihajlovic prova a dare la scossa ai suoi e dopo l'intervallo i granata tornano in campo con maggiore voglia e determinazione. Il Torino, infatti, prende in mano le redini del gioco e domina per i primi 20' della ripresa relegando il Crotone nella propria metà campo. Al 54' arriva il meritato pareggio: Iago Falque calcia da 30 metri un piattone a giro che fulmina Cordaz, è 1-1. Proprio quando sembrava che i granata potessero ribaltare il match però Nicola, grazie anche alla freschezza di Nalini, riesce a riportarsi in vantaggio. Un bel fraseggio tra Simy e Martella manda quest'ultimo a tu per tu con Sirigu che viene infilato con un tiro da calcio a cinque. Il Torino prova a reagire ma le energie scarseggiano. Mihajlovic inserisce Boyé al posto di Rincon ma i granata creano occasioni in maniera confusa e disorganizzata. In pieno recupero però arriva l'insperato pareggio: De Silvestri supera Cordaz con un colpo di testa da corner ed è 2-2.
Una partita scoppiettante quella andata in scena all'Ezio Scida che ha messo in evidenza un Crotone in netta crescita e con un carattere e una fisionomia ben delineata. Dall'altra parte invece il Torino è senza idee. "Contro di noi han subito più che contro chiunque. Sono stati bravi a sfruttare i nostri errori, e noi invece non siamo stati cattivi. La partita l’abbiamo fatta noi".Queste le parole di Sinisa Mihajlovic a fine gara. Lascia però perplessi la lettura del mister serbo. È vero, il suo Toro ha a tratti dominato - soprattutto nel secondo tempo - ma ancora una volta ai granata è servito un gol subito per iniziare a giocare. Non una novità, insomma, ma un brutto vizio che il Torino dovrà togliersi al più presto. D'altro canto, Nicola ha dimostrato ancora una volta che con la grinta e la determinazione giusta è possibile raccogliere ottimi risultati anche contro squadre sulla carta più attrezzate. A Mihajlovic non resta che prendere spunto dal collega, che vince nettamente il duello in panchina.
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