Curiosità storiche per D’Ambrosio e Lerda

La gara contro il Modena ha evidenziato due fatti piuttosto curiosi ed allo stesso tempo rilevanti. Innanzitutto bisogna sottolineare la prova di Danilo D’Ambrosio, autore di una doppietta. Il terzino destro...

"La gara contro il Modena ha evidenziato due fatti piuttosto curiosi ed allo stesso tempo rilevanti. Innanzitutto bisogna sottolineare la prova di Danilo D’Ambrosio, autore di una doppietta. Il terzino destro del Torino sembra essersi finalmente ritrovato dopo quasi tre mesi di assenza. Dall’inizio di questo campionato non era più lui: poche discese sulla fascia, tanta confusione e difficoltà in fase difensiva. Il D’Ambrosio dell’anno scorso era ben diverso. Ci è voluto quasi un terzo del campionato, ma ora il difensore è tornato ai suoi livelli. A sancirlo è stata la doppietta di sabato, la prima con il Toro e la prima in carriera. D’altronde non è usale per un giocatore nel suo ruolo andare a rete. Nelle 22 partite disputate la passata stagione in granata, D’Ambrosio aveva segnato una sola altra volta e guarda caso proprio contro il Modena. La compagine dell’Emilia-Romagna deve evidentemente portare bene.

"L’altro fatto degno di nota riguarda Lerda e la sua “abitudine” a venire fuori verso inizio-metà novembre. I lettori più attenti sanno che la vittoria del Crotone a Torino nella scorsa stagione spianò la risalita dei calabresi verso le zone alte, tuttavia forse non sanno come non fosse la prima scalata del tecnico in questo periodo dell’anno. Il mister nato a Fossano è alla quarta esperienza alla direzione di una squadra professionistica e prima di Torino e Crotone aveva allenato Pro Patria e Pescara. Quando era il tecnico dei lombardi era partito di gran carriera per poi rallentare progressivamente la propria marcia, mentre alla guida degli Abruzzesi, dopo un periodo iniziale poco brillante, cominciò ad inanellare vittorie e punti proprio intorno a questo periodo. Può darsi che sia una pura coincidenza, anche se la terza volta su quattro stagioni da professionista sembrano indicare più un dato di fatto che un’autentica casualità.

"(Foto: M. Dreosti)