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Da Cerci a Lukic: la maledizione degli ex senza fortuna dopo l’addio al Toro

Redazione ToroNews
Addio al Toro, polemiche e poca fortuna: la parabola di chi lascia il granata per altri lidi senza però trovare gioia

Chi lascia il Toro per cercare fortuna altrove, spesso è incappato nella sorte avversa. C'è chi l'ha chiamata "maledizione del Cairo", chi ha parlato di illusioni date da premesse non così auree come al momento del trasferimento, chi di eccessiva fiducia dei propri mezzi, chi ancora di scelte sbagliate o affrettate. Al di là dell'ironia, nella storia recente una costante si è ripetuta: chi ha salutato i colori granata non ha avuto troppa fortuna.

La maledizione degli ex: le parabole di Cerci e Maksimovic

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Emblematico il caso Alessio Cerci. L'undici granata lascia Torino a settembre 2014 dopo essere stato uno dei protagonisti assoluti tra le fila del Toro e con la palma di miglior assistman della Serie A 2013-2014. Tempo di passare al "calcio che conta" come afferma polemicamente la compagna e firma con l'Atletico Madrid. Eppure, il futuro non è stato tanto roseo. A Madrid Cerci resta appena sei mesi da comprimario, poi viene girato in prestito a Milan e Genoa. Negli anni successivi non è mai riuscito a ripetere i numeri fatti registrare a Torino, pur cercando il rilancio a più riprese anche all'estero in Turchia. Cerci si è ritrovato costretto a scendere in Serie B con la Salernitana e in Serie C con l'Arezzo. Ora ha appeso gli scarpini al chiodo. Sorte simile quella di Nikola Maksimovic. Agosto 2016, Maksimovic scappa da Torino e torna in Serbia senza avvisare la società: vuole la cessione al Napoli. Il club granata non può che accontentare le richieste del giocatore in seguito a una rottura insanabile. Il difensore così approda al Napoli ma resta ai margini per ben un anno e mezzo. Arriva quindi il prestito allo Spartak Mosca, poi il successivo rientro a Napoli con maggior spazio ma senza gesta di grande nota. Dalla stagione 2023-2024 è di stanza all'Hatayspor in Turchia.

La maledizione degli ex: i casi di Nkoulou e Belotti

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Facciamo un salto fino a giugno 2021, Nkoulou separa il proprio cammino dal Torino. L'addio arriva dopo una lunga telenovela iniziativa con l'ammutinamento nell'estate di due anni prima, la pace e i saluti a parametro zero come titolo di coda. Nkoulou si accasa al Watford di Ranieri, ma raccoglie appena tre presenze e si svincola dopo una sola stagione. Va in Grecia all'Aris Salonicco, ma anche qui vi resta una sola stagione. Dal 2023-2024 è in Turchia al Gaziantep. Uno degli addii più dolorosi per i tifosi negli ultimi anni è stato quello di capitan Andrea Belotti. Il Gallo, silente su eventuale partenza o rinnovo nel corso della stagione 2021-2022, ha lasciato Torino mantenendo lo stesso silenzio da giugno fino al giorno prima dell'annuncio del trasferimento alla Roma. Belotti, via a parametro zero, nel club capitolino non è mai stato la prima scelta in attacco. Chiude il primo anno con zero gol all'attivo in Serie A, va un passo dall'Europa League ma perde la finale. La stagione 2023-2024 è divisa tra Roma e prestito alla Fiorentina. In Viola Belotti raggiunge la seconda finale europea in due anni, senza però alzare il trofeo della Conference. In estate il trasferimento a titolo definitivo nel neopromosso Como.

La maledizione degli ex: le parabole di Bremer e Lukic

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A luglio 2022 a lasciare Torino è stato Gleison Bremer. Il Toro fa 40 milioni di plusvalenza perché il brasiliano non va via a zero vista la firma del rinnovo prima di partire, ma Bremer si accasa presso la Juventus rivale di sempre con tanto di commento a margine "I tifosi del Toro che ci sono rimasti male? Faccio loro questa domanda: e se i vostri figli volessero puntare a qualcosa di meglio?". Bremer afferma di voler vincere alla Juventus e alzare trofei. In bianconero trova centralità nel progetto, ma non arriva né a contendersi lo scudetto né a lottare concretamente per la tanto agognata Champions League. Nella stagione 2023-2024 il ban dalle Coppe Europee ha escluso peraltro Bremer e i bianconeri da tutti i palcoscenici d'Europa. In due anni il brasiliano ha alzato un solo trofeo, lo scorso maggio: la Coppa Italia. L'ultimo saluto, prima di Buongiorno e Bellanova, è stato quello di Sasa Lukic a gennaio 2023. Il serbo, nuovo capitano dopo l'addio di Belotti, diserta la prima di campionato per dissapori sulle cifre del rinnovo. Arriva la pace e il reintegro in squadra pur senza fascia, ma dopo sei mesi è divorzio. Lukic va al Fulham in Premier League. In un anno e mezzo ha raccolto solo 30 presenze e segnato il primo gol lo scorso marzo. Ogni storia è a sé, ma certo la fortuna non sempre ha assistito chi ha lasciato Torino. Buongiorno e Bellanova, gli ultimi addii, sono avvisati e sperano di invertire la tendenza.