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Emiliano Morettiha finito con il calcio giocato, dopo 601 partite (di cui 198 con la maglia granata) il 26 maggio. E ha già iniziato a ritagliarsi un ruolo all’interno della società, della quale è diventato dirigente grazie alla grande stima riposta in lui dal presidente Cairo. E’ interessante, allora, scoprire come sta vivendo questo primo ritiro di Bormio senza scarpe da calcio e pantaloncini ma in polo e pantaloni lunghi: Moretti appare determinato a rendersi utile nel migliore dei modi, pur sapendo di avere ancora molto da imparare.
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DIRIGENTE - Come dirigente del Torino funge sostanzialmente da «ufficiale di collegamento» tra la squadra ed il resto della dirigenza del club. Ma anche tra squadra e tifosi: al Filadelfia ad esempio ha modificato il percorso dei giocatori, facendo in modo che potessero trattenersi all'uscita per firmare autografi ai tifosi. L'idea è di creare momenti simili durante l'arco della stagione, in modo tale da avvicinare il Toro ai propri tifosi; per rinsaldarne il rapporto (semmai ce ne fosse bisogno) ed avvicinarsi ancor di più alla gente. Un aspetto che non va sottovalutato e che anzi è un valore aggiunto per una squadra.
GUIDA PER I DIFENSORI - Moretti però in queste settimane, e specialmente a Bormio, avrà modo di svolgere un compito ancora più importante, sempre tenendo fede al suo ruolo di trait-d-union tra squadra e società/tifosi. Nella sede del ritiro estivo avrà infatti modo di arricchire, grazie a scambi di esperienze, il reparto difensivo granata. In modo trasversale: partendo dai più esperti, come Izzo, ma specialmente con Lyanco e Djidji, che da un confronto con Emiliano Moretti (un primo colloquio c'è stato già oggi) possono crescere professionalmente. Ampliare il bagaglio esperienziale è un altro elemento sul quale i top clubs europei investono molto; Moretti non sarebbe un semplice mental coach, ma una vera e propria fonte di ispirazione con la quale confrontarsi e dalla quale apprendere, per completare il percorso tecnico e tattico intrapreso con il tecnico, Mazzarri. Da compagno a guida: il nuovo percorso di Moretti è già iniziato.
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