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Da Maksimovic a Verdi: la storia delle trattative tra Cairo e De Laurentiis

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Settimane e settimane di colloqui, cifre astronomiche e rendimento in campo decisamente deludente
Alberto Giulini Vicedirettore 

Non sono mai state facili le trattative tra Urbano Cairo e Aurelio De Laurentiis. I due presidenti, che ora si trovano a dialogare per Alessandro Buongiorno, in passato hanno dato vita a tira e molla estenuanti. Si pensi ad esempio alla telenovela Maksimovic, trasferitosi al Napoli nell’estate del 2016. I partenopei avevano iniziato a trattare il centrale serbo già un anno prima dell’approdo, trovandosi dinanzi il muro eretto da Cairo. Il Napoli tornò alla carica l’estate seguente, quando il centrale si ammutinò e non si presentò agli allenamenti pur di essere ceduto. I granata trovarono un accordo con i partenopei solamente in conclusione di mercato, per una cifra vicina ai 27 milioni di euro. In quella stessa estate, il Toro prelevò dai partenopei anche Mirko Valdifiori, ma in questo caso la trattativa si rivelò più semplice.

Gli ultimi “affari”: da Verdi a Vianni

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A proposito di trattative estenuanti e cifre folli per giocatori che hanno poi deluso, impossibile dimenticare Simone Verdi. Il trequartista doveva essere la ciliegina sulla torta nell’estate del 2019, l’uomo in grado di garantire il salto di qualità per puntare nuovamente all’Europa. Anche in quel caso la trattativa si spinse fino agli ultimissimi minuti di mercato e la firma arrivò solamente sul gong. A sbloccare la trattativa fu proprio l’intervento di Cairo che, per accontentare Mazzarri, si spinse fino a 24 milioni di euro. L’ultima operazione tra i club riguarda invece un’operazione minore: nell’ambito della trattativa per acquistare Samuele Vianni, i granata cedettero al Napoli Leonardo Candellone, poi girato in prestito al Bari.

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