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IL TEMA

Da Ricci a Tameze: Juric conosce pregi e difetti della rosa del Toro di Vanoli

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 
Sono ancora tanti i giocatori granata che facevano parte della gestione del croato: questo potrebbe avvantaggiare la Roma

Ivan Juric ritrova un Torino ricco di giocatori che conosce molto bene, quasi come le sue tasche. Il cambiamento tattico avvenuto in estate con l’avvento dell’ex Venezia Paolo Vanoli ha portato in dote diverse novità in casa granata; è stata infatti proposta una netta cesura rispetto alla guida tattica di Juric. La difesa a tre è rimasta, la filosofia di gioco è stata rivoluzionata nel profondo e un po’ tutti i componenti della rosa l’hanno sottolineato fin dal ritiro di Pinzolo. Fin qui le idee diverse. Ora però parliamo degli interpreti: molti sono i medesimi della vecchia gestione.

Ricci è grato a Juric, Tameze è un suo pretoriano

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Il primo che viene in mente è Samuele Ricci. Recentemente lo stesso regista ha parlato di Juric evidenziando quanto sia stato importante per la sua crescita professionale, sebbene sia stato particolarmente esigente. Ricci ha giovato della gestione Juric, anche se la stagione 2023/2024 non è stata positiva per l’ex Empoli. Juric ritrova anche un Adam Masina, giocatore che ha rilanciato nella seconda parte della scorsa stagione. Arrivato in sordina, si è guadagnato la conferma con Vanoli convincendo un po’ tutti sotto la Mole colorata di granata. Adrien Tameze è addirittura un pretoriano della prima ora di Juric. L’ha portato il croato a Torino, lo aveva già avuto e apprezzato all’Hellas Verona. Per non parlare di Vanja Milinkovic-Savic. Juric l’ha promosso titolare, ha dato fiducia all’idea societaria e l’ha difeso in qualsiasi momento. Forse è stata una delle scelte più controverse della gestione dell’allenatore di Spalato perché Vanja da quando è titolare al Toro ha sempre spaccato la tifoseria e gli addetti ai lavori.

Per Juric è la partita della vita: si gioca la panchina contro il suo recente passato

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Conoscere così tanti giocatori non può che essere un vantaggio per Ivan Juric. Conosce pregi e difetti di tanti interpreti granata. In una situazione complicatissima per la sua Roma, il fatto di affrontare il Torino potrebbe essere un vantaggio. Il croato si gioca quasi sicuramente la panchina, lo farà, ironia del destino, contro quel Toro con il quale il rapporto d’amore non è mai davvero scattato.