Dagli esordi con le giovanili del Genoa alla consacrazione con il Verona: ha seguito uno stile di gioco molto preciso Ivan Juric, che ha via via affinato il suo modulo con il trascorrere delle stagioni. Una primo punto fermo è la difesa a tre, ormai una costante da quell'estate del 2014 in cui il tecnico di Spalato approdò tra i professionisti con il Mantova. Un po' di difesa a quattro si è vista ai tempi delle giovanili con il Genoa: dal 4-3-2-1 al 4-3-1-2 passando per i più classici 4-4-2 e 4-3-3. Ma si tratta di situazioni ormai superate, mai più riproposte se non in rarissimi casi dettati da esigenze specifiche più che da pure scelte tecniche.
IL TEMA
Dal 3-4-3 all’evoluzione in 3-4-2-1: i moduli utilizzati da Juric in carriera
La difesa a tre una costante, quindi il passaggio dal tridente puro ai due giocatori di qualità a supporto del centravanti
IL TRIDENTE - La consacrazione di Juric è infatti arrivata con un 3-4-3, schema di gioco proposto alla guida del Mantova e del Crotone. Con i virgiliani il tecnico di Spalato chiuse il campionato di Serie C al tredicesimo posto, guadagnandosi però la chiamata dalla Serie B per il bel gioco proposto. E proprio alla guida del Crotone, con un 3-4-3 di "Gasperiniana" memoria, Juric ottenne la prima e storica promozione del club calabrese in Serie A. Sulla panchina subentrò però Davide Nicola, dato che il tecnico croato decise di accettare la corte del Genoa. Proprio alla guida dei rossoblù Juric ha iniziato ad apportare alcuni correttivi al suo modulo: al 3-4-3 si affiancarono il più classico 3-5-2 e le varianti 3-4-1-2 e 3-4-2-1.
TRA LE LINEE - Se Crotone ha rappresentato il trampolino di lancio verso la Serie A, la tappa della consacrazione di Juric è stata Verona. Alla guida degli scaligeri Juric ha raggiunto i migliori risultati in carriera, tenendo per due volte nella parte sinistra della classifica una squadra partita con l'unico obiettivo di non retrocedere.
In questo caso il 3-4-3 ha lasciato definitivamente spazio ad un più elaborato 3-4-2-1, con due giocatori di qualità a supporto del centravanti. Un modulo che in casa Toro si conosce molto bene, essendo stato spesso impiegato da Walter Mazzarri. Qualche piccolo cambiamento non è talvolta mancato, ad esempio l'impiego delle due punte, ma nelle ultime due stagioni il 3-4-2-1 è diventata la grande costante cui Juric non ha quasi mai rinunciato.
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