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Individualità e collettivo. Quando riescono a collimare, il gioco è praticamente fatto ed è quello che sta accadendo nel Toro secondo Lello Vernacchia, l’ex granata oggi nostro referente per le analisi tattiche. E le ultime uscite della squadra, convincenti sotto molti aspetti, sono lì a dimostrarlo concretamente.
“Penso ad esempio a D’Ambrosio. Già aveva fatto bene a sinistra, in un ruolo tutto sommato non facile per un destro come lui. Ma riportato sulla fascia di competenza, insieme a Cerci, sta diventando letale e soprattutto dimostra il fatto che omai Ventura ha abbondanza nelle scelte. Soprattutto il ragazzo è stato intelligente a sapersi giocare la sua chance, star fuori non fa mai bene a nessuno ma evidentemente ad inizio stagione lo ha spronato a dare il massimo”.La gratificazione migliore però dell’attuale momento granata paradossalmente è nella partita che ha giocato la Samp: “Vedere Delio Rossi arrivare all’Olimpico per fare catenaccio con almeno otto giocatori dietro la linea del pallone è stato strano. Ma evidentemente lui aveva studiato bene il Toro di San Siro, sapeva quanto sugli esterni e con gli inserimenti degli uomini dietro le linee la squadra di Ventura poteva far male e ha adottato le contromosse. Non è stata spettacolare, ma in questa fase della stagione ci può stare”.Ora il nuovo esame si chiama Udinese, potrebbe essere gara diversa: “Arrivano da una sconfitta pesante, soprattutto per come è maturata anche perché avevano giocato alla pari con il Milan. E non avranno due giocatori essenziali come Danilo, che detta i tempi dietro, e Lazzari che è il migliore per innescare Di Natale. Ma sanno far male, in primis con il loro bomber tascabile che è un signor giocatore. Ecco perché è la gara della maturità e sono curioso di vedere se il Toro andrà per giocarsela a viso aperto. Vincere su un campo come quello potrebbe aprire veramente prospettive nuove in stagione. E poi c’è Barreto che dovrà pur farsi rimpiangere”.Questa settimana ci sarà anche da gestire al meglio Rolando Bianchi che rischia di perdersi. Lello non ne è convinto: “Sino ad oggi ha dimostrato di essere un signor professionista, non penso che la sua situazione contrattuale e il fatto di aver giocato poco a gennaio possa cambiare qualcosa. Quando il tecnico lo chiamerà, si farà trovare pronto anche perché la situazione ormai è chiara a tutti, non c’è nulla di misterioso. Si sistemerà da un’altra parte, ma fino a maggio farà il bene del Toro”.Federico Danesi(foto M.Dreosti)
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