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LECCE, ITALY - SEPTEMBER 22: Head coach of Lecce Roberto D'Aversa looks on prior the Serie A TIM match between US Lecce and Genoa CFC at Stadio Via del Mare on September 22, 2023 in Lecce, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)
Al termine di Lecce-Torino, gara valida per il decimo turno del campionato di Serie A, il tecnico dei pugliesi Roberto D'Aversa è intervenuto ai microfoni di DAZN per commentare la partita. Di seguito le sue dichiarazioni.
Avevate giocato bene il primo tempo, si aspettava qualcosa dal secondo? "Abbiamo creato tanto, c'è da rammaricarsi. Devi essere bravo a sfruttarle, altrimenti capitano certi episodi come è successo nel gol. Il Torino ha avuto più possesso palla, ma abbiamo avuto noi le occasioni. Però merito al Torino che ha portato a casa il risultato pieno".
La sua squadra crea tanto, ma fatica a concretizzare. Secondo lei è il periodo o c'è qualcosa che non gira? "Assolutamente no. Abbiamo sempre segnato, solo con Napoli e Juventus non siamo riusciti. É mancata brillantezza, ma ricordiamo che abbiamo giocato contro una buona squadra. Il rammarico è essere andati sotto a fine primo tempo. Aver giocato dopo il Torino nel turno scorso sicuramente ha influito".
Mi aggancio all'aspetto fisico citato da lei per quanto riguarda le ore di distacco tra la sua gara e quella del Torino. Sugli strappi di Banda forse avete fatto fatica ad accompagnare. Si rifà a quel discorso di energie? "Nel primo tempo abbiamo creato tanto, dovevamo solo curare maggiormente la precisione. Il rammarico è quello di non aver fatto gol. Ci deve servire di lezione, non ho nulla da rimproverare ai ragazzi. Banda rientrava da un infortunio, deve ritrovare la forma. E' un giovane, diamogli tempo. Magari un giorno diventerà come Buongiorno che al rientro da un infortunio è decisivo".
Tornate in campo subito con la Coppa Italia, può essere un vantaggio per ritrovare certezze? "Arriviamo da due pareggi, non dobbiamo dimenticare il nostro obbiettivo. Bisogna ragionare sempre in maniera equilibrata, analizzeremo gli errori e torneremo a fare punti".
Che cosa ha fatto la differenza secondo lei?
“La cosa che mi ha impressionato è la prestazione di Buongiorno. Ha dimostrato una grande capacità di accorciare sull’uomo”.
Con i cambi ha provato a cambiare qualcosa? “Sansone doveva lavorare sotto punta. Non è comunque il cambio di modulo che ti fa riprendere una partita. Ho messo Oudin e Strefezza sulle fasce per cercare di arrivare al cross ma abbiamo fatto tanti errori tecnici prendendo il primo avversario o tardando il momento del cross. Sotto il punto di vista dell’atteggiamento a questi ragazzi non si può rimproverare nulla, per quanto riguarda la pulizia tecnica invece c’è qualcosa da migliorare”.
Cosa lascia questa sconfitta? “Rammarico perché soprattutto nel primo tempo avremmo potuto passare in vantaggio ma un po’ per bravura del portiere e un po’ per errori nostri è successo addirittura di arrivare in svantaggio all’intervallo perché si sa che le squadre in A ti puniscono al primo errore. Poi nel secondo tempo le cose si sono messi sui loro binari e anche con perdite di tempo hanno portato a casa la partita. Complimenti al Torino perché col minimo sforzo hanno portato a casa i tre punti, noi siamo una squadra giovane che deve ancora migliorare su certe cose”.
Il rendimento del Lecce si è normalizzato?
“Quello che si è fatto nelle prime partite di campionato è qualcosa che va oltre alle qualità di questi ragazzi. Oggi affrontavamo una squadra in difficoltà che non segnava da tanto, ma se andiamo a vedere la loro rosa vediamo che è importante e il rammarico c’è perché bisognava segnare nel primo tempo. L’ambiente esterno può pensare quello che vuole, noi dobbiamo avere equilibrio nei momenti positivi e in quelli negativi. Bisogna lavorare duramente come si sta facendo dal primo giorno del ritiro”.
Hanno fatto la differenza piccole sviste?
“Milinkovic-Savic ha salvato due volte il risultato nel primo tempo. Noi non possiamo permetterci comunque di affrontare squadre pensando che siano impegni facili. Con tre occasioni clamorose bisogna arrivare all’intervallo in vantaggio. Anche a Udine bisognava essere più cinici perché in Serie A al primo errore ti castigano”.
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