LE VOCI

David Zima: “L’infortunio mi ha cambiato. Ritiro? Più duro dell’anno scorso”

Redazione Toro News

Zima ai microfoni di Torino Channel ha parlato a 360° dei suoi ultimi mesi, contraddistinti da un lungo stop e poi dal ritorno lo scorso maggio

David Zima è stato intervistato in giornata da Torino Channel. Il difensore ha parlato a 360° dei suoi ultimi mesi, contraddistinti dall'infortunio di gennaio, dal lungo stop e dal ritorno a maggio.

Partiamo con una data, venerdì 27 gennaio. Cosa è successo?

"E’ successa una cosa brutta. Si è girato il ginocchio e sono stato fermo per tre mesi. Questo però è normale per i giocatori e devi alzare il livello dopo, pulire la testa ed essere concentrato solo per tornare in campo".

Rottura del menisco, quale è stato il tuo primo pensiero?

"Allora, la prima opzione era quella di tenerlo così e mettere su più muscolatura. Però non volevo e avevo detto al mister che se non avevo fastidio potevo continuare. Ma dopo due o tre allenamenti ho di nuovo avuto fastidio e che dovevo essere operato anche per tornare solo per tre o quattro partite".

Ci racconti come erano le tue giornate durante la riablitazione?

"Il primo mese era molto duro, sono stato con la gamba bloccata. La cosa buona è che ho potuto passare del tempo con la mia famiglia. Ora siamo più vicini e questa è una buona cosa. Per il resto male, senza movimento, amici e la squadra. E’ stato un periodo difficile".

Sei riuscito a seguire le partite del Toro?

"Sì ho visto le partite, ma è molto diverso rispetto al campo. In Tv è più lento, in campo è più veloce. In questo cambia la partita".

Cosa hai capito nei mesi di stop?

“Sai che c’era un infortunio vero. Sai che quando ci sono di mezzo gli infortuni muscolari è inutile lavorarci sopra, è meglio stare fermi tre mesi e poi ragionare su come crescere giorno dopo giorno”.

A maggio cosa hai provato a tornare con la squadra?

“Ho imparato che non bisogna farsi male (ride ndr). Ho provato tutte le vecchie sensazioni: ritmo di gioco, tecnica, qualità, forza”.

Ti senti cambiato?

“Sì, mentalmente. Quando sento qualcosa, vado subito a fare fisioterapia e non sottovaluto nulla”.

Com’è partito il ritiro?

“Il ritiro è partito con tanta intensità. La prima settimana è stata ancor più dura dell’anno scorso. Abbiamo bisogno di fare bene in queste sedute doppie. Dobbiamo crescere in questo periodo per poi continuare forte”.

Come sono andate le tue vacanze?

“Sono stato a casa. Ho fatto la scuola calcio con i bambini. Era davvero dura stare al loro fianco per 6 o 7 ore”.

Cosa hai fatto nel periodo di ferie?

“Prima sono andato in Nazionale e abbiamo giocato due partite. Poi, c’erano 18 giorni di vacanza: la prima settimana sono stato a casa mia e ho fatto fisioterapia e piscina. Dopo ho tolto due denti nella parte sinistra della dentatura e per quattro giorni non sono stato bene. Infine, sono stato una settimana con i bambini della scuola calcio”.