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De Biasi: ‘Buttare il cuore oltre l’ostacolo’

Redazione Toro News

L'appuntamento è di quelli importanti: domani arriva il Milan semifinalista di Champions League, ma il Toro non trema, è una partita dove ci sono, in fondo, meno rischi mentali. Massimo rispetto per l'avversario, ma l'impresa...

L'appuntamento è di quelli importanti: domani arriva il Milan semifinalista di Champions League, ma il Toro non trema, è una partita dove ci sono, in fondo, meno rischi mentali. Massimo rispetto per l'avversario, ma l'impresa potrebbe essere a portata di mano, anche se la differenza tra i rossoneri e i granata appare sulla carta abissale.

Questi i venti giocatori convocati da De Biasi:

Portieri: Abbiati, Taibi.

Difensori: Balestri, Brevi O., Cioffi, Coco, Comotto, Di Loreto, Franceschini, Martinelli, Ogbonna.

Centrocampisti: Ardito, De Ascentis, Gallo, Lazetic, Rosina.

Attaccanti: Abbruscato, Muzzi, Oguro, Stellone.

"CONDIZIONI SQUADRA. De Biasi torna sulla prestazione di domenica ad Empoli: "La squadra mi è piaciuta e spero si possa ripetere domani. Avremmo potuto osare anche di più, ci è mancato il gol e un pizzico di fortuna. In settimana abbiamo lavorato bene, il gruppo è in forma". FORMAZIONE. Bocche cucite come solito, il mister non si sbilancia anche se fa intuire: "Sto pensando ad alcuni cambiamenti, è vero. Potrei fare delle modifiche tattiche e cambiare qualche pedina. Di più non dico. La cosa certa è che va in campo chi sta meglio. Rinforzare il centrocampo? Vedremo". MILAN. Con la testa in Champions League può essere più battibile? "Loro verranno qui a fare le prove per mercoledì, sono una grande squadra, abituati ad esprimersi su più fronti, giocheranno pensando ad una partita per volta. E' vero, in classifica hanno ormai messo in cantiere la qualificazione in Champions per la prossima stagione, ma credo che puntino al terzo posto. E' chiaro che il loro scopo principale ora è vincere la Champions". Toglierebbe qualcuno al Milan se potesse? "Nessuno, è giusto che giochino tutti, anche perchè l'organico è composto da tutte pedine importanti. Noi dovremo essere più concentrati del solito al cospetto di grandi campioni". CONTINUITA'. Il mister si aspetta di ritrovare la squadra di un mese fa circa: "Dobbiamo tornare a ripetere le prestazioni del nostro periodo positivo, cioè riuscire a mettere in difficoltà gli avversari. Non sono io a dover motivare i giocatori, al cospetto di un club così tanto blasonato le motivazioni le trovano già da sè".CLASSIFICA. E' possibile temere che il Toro si lasci condizionare dalla classifica, sentendo salire la paura di non farcela? "I giocatori avranno il giusto timore reverenziale verso il Milan, però questo può essere uno stimolo per esprimerci come siamo capaci. Non credo che la squadra abbia paura. Dobbiamo cercare di non crearci problemi da soli, cercando di buttare il cuore oltre l'ostacolo, considerando che dal punto di vista mentale abbiamo meno responsabilità rispetto ad altre partite". ANDATA. Il Toro al Meazza fece bene, raggiungendo quasi un insperato pareggio. "Non considero quella partita, era un altro Milan, meno in salute rispetto a questo. Certi paragoni non reggono". GIOCATORI. Ci sono ancora dei dubbi sulle condizioni di alcuni giocatori. Stellone: "Se sta bene e lo spero, potrebbe giocare". Coco? "Lo rivedremo senza dubbio in campo, anche domani, chissà". Ci sono parecchi ex rossoneri nel Toro attuale, saranno loro a trovare le motivazioni più importanti? "A parte che alcuni sono via dal Milan ormai da anni, è chiaro che chiunque è stato in un club così prestigioso mantiene un certo attaccamento e magari ha voglia di una sana rivincita". ABBIATI. Il portiere appartiene ancora al Milan, sente la partita in modo particolare? "Bisognerebbe chiederlo a lui. La cosa che mi fa piacere è vederlo tranquillo, si sta inserendo sempre meglio nel gruppo e sorride di più rispetto a prima, quando sono arrivato. Vederlo così sereno mi dà grande affidamento. La sua unica grande sfortuna, in mezzo a tante cose positive che ha, è essere nato nello stesso periodo di un grandissimo portiere come Buffon, per cui fa fatica ad inserirsi titolare in Nazionale". RONALDO. Teme in particolare il brasiliano, forza fresca del Milan visto che non può giocare in Champions? "E' sicuramente un grande campione, ma ci sono tanti rossoneri che possono andare a rete, non per niente è la squadra che ha segnato di più con uomini diversi. Temo tutti, da Inzaghi a Gilardino, Pirlo, Kakà, Seedorf e così via". ANCELOTTI. De Biasi stima molto il collega: "Lo ammiro come persona e come tecnico, non va mai sopra le righe, sa sdrammatizzare e può contare su una grande società che lo asseconda".

"RISULTATO. Questa volta il mister metterebbe la firma sul pari: "Non lo faccio mai, ma in questa particolare occasione dico di sì, anche se poi, perchè no, potrei anche mangiarmi le mani...".