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De Biasi torna nella “sua” Modena. Al “Braglia” ritroverà quel pubblico che lo ha osannato decine di volte durante gli anni della cavalcata dalla serie C alla A. “Quando i risultati andavano...
"De Biasi torna nella “sua” Modena. Al “Braglia” ritroverà quel pubblico che lo ha osannato decine di volte durante gli anni della cavalcata dalla serie C alla A. “Quando i risultati andavano male qui a Torino – confessa il tecnico – mi capitava di pensare alle stagioni vissute in Emilia. Quei ricordi mi confortavano”. Ma tre vittorie di fila hanno rimesso le cose a posto, il passato è tornato in secondo piano. Il Toro vola, a meno due dal Mantova terzo in classifica e il tecnico ha ripreso in mano le redini del gruppo, dopo un periodo buio in cui nulla sembrava funzionare. E pare aver trovato la “quadra”, ovvero un undici titolare che potrebbe cambiare soltanto per esigenze di turnover o squalifiche. Dalla sfida col Mantova l'ossatura della squadra è rimasta inalterata. Melara e Orfei sono ormai la coppia centrale in difesa, Gallo e Ardito quella a centrocampo, Muzzi-Abbruscato il tandem offensivo. Insostituibile a sinistra Balestri, gli unici dubbi di formazione possono riguardare i tre posti sulle fasce, con il ballottaggio Nicola/Martinelli e due maglie a disposizione tra Fantini, Lazetic, Ferrarese e Rosina. Tuttavia, il serbo e l'ex cagliaritano sono gli uomini su cui punta adesso il tecnico perché il 4-4-2 che ha in mente implica cursori esterni “puri”: ripartenze, cross e copertura.
"La novità tattica vista contro il Catania - e che verrà riproposta a Modena - riguarda la posizione di Muzzi, tra il centrocampo e Abbruscato, con la consegna per il bomber romano di ripiegare ogni volta gli avversari siano in fase di possesso palla; un ruolo che svolge con grande abnegazione, avendo il sacrificio nel dna, consentendo all'Elvis granata di giocare come predilige: lanciandosi negli spazi larghi. L'affiatamento tra i due esclude per ora soluzioni alternative e Stellone resta una carta da giocarsi a partita in corso. Così come Rosina, “spodestato” dalla fascia: il nazionale Under 21, che è pur sempre il capocannoniere del Torino con 10 gol, potrebbe trovare posto in 4-2-3-1, vertice alto di un tridente a supporto dell'unica punta Abbruscato. Anche in quel ruolo sarebbe però in ballottaggio: stavolta con Muzzi perché, trovata la nuova dimensione tattica del centravanti, De Biasi non avrebbe difficoltà a trasformare il 4-4-1-1 in un 4-2-3-1 senza cambiare nulla della formazione.
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