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L'Ancona che sale a Torino non avrà la collaudata spalla di bomber Mastronunzio: Colacone, infatti, rimane a casa infortunato, e così in attacco sarà Gerardi la seconda punta. Per il resto, Salvioni non ha...
"L'Ancona che sale a Torino non avrà la collaudata spalla di bomber Mastronunzio: Colacone, infatti, rimane a casa infortunato, e così in attacco sarà Gerardi la seconda punta. Per il resto, Salvioni non ha certo una situazione di emergenza cui far fronte, anzi saluta i rientri di De Falco e Miramontes a centrocampo. La formazione dei dorici inizia con la conferma di Da Costa tra i pali, quindi una difesa a quattro guidata dall'esperto Cristante, a far coppia al centro con Cosenza; ai lati, Milani a destra e Pisacane a sinistra. Assente Zavagno.Pochi dubbi a centrocampo: a destra giostrerà uno dei molti sudamericani dell'Ancona, l'uruguagio Surraco, sulla fascia opposta riecco Miramontes. In mezzo sarà Catinali a far girare la palla, mentre accanto a lui, come detto, ci sarà De Falco. Difficile che parta dal primo minuto Pasquale Schiattarella, unico ex di serata, frutto del vivaio del Torino e da quest'Estate definitivamente di proprietà dell'Ancona, dove sta giocando la terza stagione consecutiva.Infine, lo spauracchio Mastronunzio al centro dell'attacco, con il giovane Gerardi (scuola Udinese) a girargli intorno. I marchigiani scendono in campo con un 4-4-2 che solo all'apparenza è il classico schema bloccato, perchè l'attitudine di buona parte del centrocampo è offensiva; non c'è solo Mastronunzio e un gioco basato su di lui, ma una manovra piuttosto avvolgente, specie dal settore sinistro della linea mediana, meno rapido di quello visto applicato da Padova e Frosinone ma non per questo meno efficace.
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