La seconda parte dell'intervista riguarda il suo passato, i rapporti con la famiglia e gli amici e gli hobby: "La mia famiglia mi ha aiutato molto quando ho iniziato, ho mantenuto la mia famiglia ed i miei amici storici: la mia è una vita ovattata, diversa da quella di un giovane normale, mi rendo conto di essere un privilegiato. Mi piace parlare di calcio con gli addetti ai lavori ed ho tanti hobby, come vedere mostre e viaggiare. I calciatori - continua poi De Silvestri - sono molto spesso persone squisite ma non fanno notizia... Così però non vedi il sacrificio che c'è dietro, vedi solo la parte di chi ce l'ha fatta."
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De Silvestri: “Mazzarri ha lavorato molto con i terzini, Sirigu analizza tutti i rigori. Ai ragazzi dico di studiare”
Si passa poi ai programmi sul futuro: "Quest'estate vado in Giappone, finché non faccio famiglia mi piace vedere posti, poi farò un altro tipo di vacanze. Mi sono laureato due mesi fa, e l'ho fatto anche per dare un esempio: voglio fare un master in business administration ed ho sentito Chiellini che è già molto avanti in queste cose."
Su cosa succederà a fine carriera, il granata esclude un futuro da allenatore: "A fine carriera voglio godermi la famiglia e gli amici tutti i giorni, mi vedo più in giacca e cravatta che in tuta".
Infine, l'appello affinché si studi: "Ai ragazzi della Primavera che si allenano con noi prima di salutarli chiedo se vanno a scuola. Nella condizione di calciatore non è semplice studiare, ma ti dà un imprinting mentale che ti serve per la vita. Come lettura estiva consiglio il Giovane Holden, anche se l'ultimo libro che mi ha influenzato positivamente è stato Open, di Agassi".
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