toro

Deja vù

Deja vù - immagine 1
di Stefano BrugnoliSingolare la storia del campionato di quest’anno che ha fatto incontrare al Torino due squadre modenesi che giocano entrambe nello stesso stadio.Innanzitutto il risultato di vittoria dopo che all’andata sia Modena che...
Redazione Toro News

Singolare la storia del campionato di quest’anno che ha fatto incontrare al Torino due squadre modenesi che giocano entrambe nello stesso stadio.Innanzitutto il risultato di vittoria dopo che all’andata sia Modena che Sassuolo avevano battuto i granata più demeriti dei padroni di casa che per meriti propri.Sia col Modena che col Sassuolo i granata hanno espugnato il Braglia passando in vantaggio nei primi minuti del match, cosa che ha permesso poi di affrontare la partita con la serenità di non dover rincorrere l’avversario nel risultato anche se in entrambe le occasioni sono state sudate le famose sette camicie per poter portare a casa la vittoria.

In entrambe le partite poi il raddoppio è avvenuto con un giocatore acquistato nel mercato di gennaio da una serie inferiore che ha realizzato la sua prima rete in granata; D’Ambrosio contro il Modena e Scaglia contro il Sassuolo che hanno tutti e due raccolto un assist di un attaccante.Sereni poi è stato protagonista assoluto dei due incontri dove ha sfoderato tutto il suo valido repertorio ritornando ai livelli del primo anno in granata quando si era meritato sul campo una convocazione in nazionale per gli europei, convocazione che poi non è arrivata a causa del suo procuratore che non ha fatto parte dell’ex Gea come tutti quelli degli altri convocati.

L’arbitro Russo non è poi stato da meno del suo collega quando ha espulso a metà match un centrocampista granata per un fallo che non meritava nessuna sanzione disciplinare, si veda poi nel prosieguo della partita quante volte i sassolesi abbiano fatto falli simili se non addirittura uguali a quello di Pestrin senza ricevere in dote nessun giallo.Finora le uniche due apparizioni in campionato di Rocco D’Aiello sono state fatte nel campo di Modena e in entrambe le volte le sue prestazioni hanno fatto sorgere l’interrogativo di come mai non giochi più spesso; fisico, personalità e temperamento non gli mancano di certo sia per quello che ha fatto vedere nei pochi minuti che è stato impiegato e sia perché alla sua giovane età era il capitano del Gela nella ex serie C2.Se allarghiamo la visione all’intero campionato possiamo rilevare altre analogie come quella che Rivalta gioca meglio da centrale che da esterno destro, infatti la sua storia lo fa nascere proprio in quel ruolo è stata la sua non eccelsa altezza che ha fatto si che alcuni allenatori lo abbiano impiegato da esterno difensivo. Per concludere mi riallaccio a un fatto già evidenziato la scorsa settimana che ha trovato conferma anche al Braglia: l’assenza di Leon determinate per il risultato positivo del Torino.

Ormai gli indizi consecutivi sono undici e se per fare una prova ne bastano tre qui abbiamo già quasi quadruplicato il risultato….ergo Colantuono sabato contro il Vicenza non deve cadere nell’errore (purtroppo già troppe volte commesso quest’anno) di schierare l’enigmatico honduregno dal primo minuto; non dobbiamo correre il rischio di non disputare i playoff perché poi a giugno Leon non ci sarà e quindi….non aggiungo altro per scaramanzia!