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di Alessandro Salvatico
Difficile pronunciarsi su Di Michele senza soffermarsi sugli aspetti che esulano da quello tecnico. Difficile ma si intende provarci. Un...
"di Alessandro Salvatico
"Difficile pronunciarsi su Di Michele senza soffermarsi sugli aspetti che esulano da quello tecnico. Difficile ma si intende provarci. Un accenno solo a quali sarebbero, questi aspetti “non tecnici”.Sono gli aspetti che toccano una brutta faccenda di calcioscommesse, nella quale David è rimasto coinvolto e per la quale è stato condannato; e sono essenzialmente quelli che riguardano il suo rapporto con Torino ed il Torino, ricco di equivoci che vanno dal “se fossi un fuoriclasse, non giocherei qui” alle recenti, ripetute e puntualmente smentite dichiarazioni dell’intento di voler andare via, al Napoli, alla Roma, ma via da qua.
"Le questioni comportamentali richiederebbero una disamina molto ampia e resterebbero comunque opinabili; dovendo costruire un quadro del Torino 2008-2009, ci si limita all’aspetto tecnico, tantopiù che il presidente ha ribadito che per il giocatore ha investito (all’acquisto) e lottato (per difenderlo), dunque è sua intenzione essere ricambiato degli sforzi e tenerlo in organico.
"Anche i tifosi si aspettano che Di Michele ricambi l’affetto di una cambiale firmata praticamente in bianco. Ripagato solamente in parte nella scorsa stagione, per via di mille vicissitudini (squalifica, infortunio, equivoci tattici, andamento della squadra tutta). Dopo mesi disastrosi (e spesso irritanti), il finale di stagione è stato senz’altro migliore. Un dato confortante, molto confortante, è quello dell’intesa con Rosina: l’essere schierati sempre insieme nelle ultime gare ha portato certo i suoi frutti, ed il Torino è diventato una squadra più pericolosa di quella totalmente asfittica vista e sopportata per i primi due terzi (o tre quarti) della stagione.
"E’ questa un’ottima base da cui ripartire: due giocatori del valore di DdM e di Rosinaldo sono patrimonio che non tutte hanno, e se forse non sono stati sfruttati al meglio nel 2007-’08, ecco che De Biasi pare non voler ripetere quell’errore, approntando un tridente d’attacco che dovrebbe essere disegnato per loro. Di Michele, nel finale dellìultimo campionato, ha affermato e dimostrato di gradire la collocazione tattica, che gli permette di saltare l’uomo senza essere preso nella morsa di difensori regolarmente più atletici di lui, ma di arrivare anche al tiro senza eccessiva fatica, non dovendo partire da troppo lontano.
"Una stagione che parta senza dubbi sul ruolo da titolare e sulla posizione in campo non lascerà più attenuanti al giocatore, ma soprattutto può creare giuste aspettative nei tifosi, che conoscono le grandi qualità della punta romana ma che non hanno potuto apprezzarle appieno. E’ importante che Di Michele creda davvero nel progetto e in questo Torino, perché per lui la condizione mentale è sempre stata fondamentale; con le certezze che sembra poter avere, è nelle condizioni di rendere al meglio. Se lo aspetta Cairo, ed i tifosi con lui. Ora non resta che attendere la fine di questi piccoli infortuni che stanno colpendo il numero 17 dall'inizio del ritiro e di capire con certezza se DdM sarà parte integrante del Toro 2008/09.
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