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di Gianluca Sacchetto
Giocare sul campo della prima della classe, avere la possibilità in caso di risultato positivo di agganciare il treno diretto verso la serie A dopo un...
"di Gianluca Sacchetto
"Giocare sul campo della prima della classe, avere la possibilità in caso di risultato positivo di agganciare il treno diretto verso la serie A dopo un lungo inseguimento. Non mancheranno di certo gli stimoli al Torino sabato pomeriggio nella sfida in programma al “Via del Mare” contro il Lecce. Se a ciò aggiungiamo poi il vedere con la maglia giallorossa gli ex Di Michele e Loviso il quadro è completo.
"La partita contro la Triestina ha, infatti, reso lampante che il Toro attuale è tutto fuorché una squadra carente in termini di attributi, anzi. Basti pensare al fallo di reazione di Pestrin o alla cattiveria agonistica messa in mostra da Gasbarroni nei confronti di Colombo. Comportamenti che hanno dimostrato come lo spogliatoio è unito e compatto e vuole fare guscio, contro chi ha fatto le bizze nel recentissimo passato e ha fatto di tutto per andarsene. Venerdì erano Calderoni e Colombo gli ex, non certo due tra i leader massimi dello spogliatoio. Questa volta, invece, di fronte ci sarà l’ex capitano, il giocatore che avrebbe dovuto trascinare il Toro alla promozione, ma che dopo un inizio esaltante si è pian piano smarrito, fino all’addio finale.
"La curiosità per la partita di sabato è anche, quindi, legata al confronto tra Di Michele e i suoi compagni. In un anno di serie B senza derby, partita che magari quest’anno si sarebbe potuta vincere visto lo stato di forma non propriamente brillante dei cugini bianconeri, la sfida contro i due freschissimi ex potrebbe assumerne quel sapore. L’unico rammarico è che la partita non si giochi a Torino, perché la gente granata, sempre nel limite della correttezza sportiva, avrebbe potuto dare un grosso aiuto, mettendo pressione. Ricordate Bianchi con la maglia della Lazio? E lui non era ancora neanche transitato sotto la Mole.
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