Vittoria molto importante quella contro l’Ascoli perché c’erano tutti i presupposti perché non finisse così.Dopo un primo tempo di leggera supremazia territoriale il Toro (che bello tornare a chiamarlo così) nella ripresa ha messo alle corde l’Ascoli creando occasioni a ripetizione e soprattutto fermando sul nascere ogni velleità dei marchigiani.Una copione del genere solitamente in casa granata porta a un pareggio se non addirittura a una sconfitta, stasera però il Toro è riuscito ad andare in vantaggio e qui ha avuto tante occasioni per poter chiudere la partita, ma come contro il Lecce, anzi più che in quella partita, le ha tutte sprecate tanto che da un momento all’altro mi aspettavo la beffa, infatti come da copione l’Ascoli ha avuto l’occasione per pareggiare, occasione che Sereni ha sventato con una difficile parata di piede.Questa vittoria ottenuta contro la tradizione può significare tantissimo, il cerchio negativo che si era aperto con il pareggio contro il Lecce oggi potrebbe essersi chiuso.Domenica all’ora di pranzo avremo la prova di quello che ho detto; per la quinta volta si sono vinte due partite di fila: ora bisogna dare continuità e muovere la classifica a Reggio Calabria.Al di là dei numeri che vedono il Torino come l’unica squadra che viaggia a ritmo di media inglese nel girone di ritorno con un cammino identico di tre vittorie un pari e una sconfitta sia in casa che in trasferta, si vede che il Torino di Petrachi, Ferri e Colantuono bis (scelti da Cairo, occorre ricordarlo) sta diventando sempre più una squadra granitica oltre che granata e con il passare del tempo questa “nuova” squadra acquisirà sempre di più una sua identità il che dovrebbe portarla quantomeno a eguagliare il ruolino di marcia nella seconda parte del girone di ritorno, il che gli garantirebbe come minimo l’accesso ai play off nella posizione migliore se non addirittura il secondo posto Unica incognita può essere la quantità di carburante che i ragazzi hanno dentro di loro, ma il vedere l’obiettivo a portata di mano dovrebbe far uscire energie insperate.Ripeto unica incognita perché penso che non si ripeteranno gli errori che hanno portato alle due sconfitte, ciò non vuol dire che il Torino non perderà più (anche se ce lo auguriamo). Se analizziamo infatti questa prima metà del girone di ritorno vediamo che le uniche partite che sono state sbagliate hanno avuto come comun denominatore delle scelte di formazione discutibili che poi sul campo si sono rivelate peggio di come ci si poteva aspettare. Colantuono a questo punto sicuramente farà tesoro (con la lettera minuscola) di quanto successo contro Salernitana e Ancona e metterà sempre in campo la formazione migliore, sfoderando prestazioni tatticamente intelligenti come in queste ultime due partite.Era da novembre che il Torino non rientrava nelle prime sei e in questa serata è uscito dall’inferno ed è tornato a riveder le stelle, ora ci auguriamo che a maggio si possa rivedere il sole, le possibilità ci sono, basta mantenere la media inglese.
toro
E quindi uscimmo a riveder le stelle
di Stefano Brugnoli Vittoria molto importante quella contro l’Ascoli perché c’erano tutti i presupposti perché non finisse così.Dopo un primo tempo di leggera supremazia territoriale il Toro (che bello tornare a chiamarlo così) nella...
© RIPRODUZIONE RISERVATA