toro

Diana in conferenza: ‘Non facciamo tabelle’

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino e Gianluca Sacchetto

In conferenza stampa si è presentato Aimo Diana. Il centrocampista granata in questa stagione non si è espresso ai soliti...

"di Edoardo Blandino e Gianluca Sacchetto

"In conferenza stampa si è presentato Aimo Diana. Il centrocampista granata in questa stagione non si è espresso ai soliti livelli, ma non è stato l’unico della rosa a rendere meno di quanto ci si aspettasse. La squadra ora si trova in una posizione brutta di classifica, ma non bisogna disperare. Il cambio di allenatore ha sicuramente dato una scossa: “C’è tanto entusiasmo da parte sua fin quando è arrivato. Lo spogliatoio non era abbattuto come è stato detto, ma è importante che ci sia una nuova persona che conosce l’ambiente. In una settimana ha lavorato bene. Il nostro compito è dare la massima disponibilità per uscire da questa classifica. E con il mister possiamo farcela”. Adesso arriva la partita di Palermo, con i rosanero molto forti in casa. Diverse squadre sono capitolate al Barbera, ma il Toro non ha intenzione di fare la stessa fine: “Il Palermo in casa ottimo sta disputando un ottimo campionato. Hanno vinto anche contro le big. L’ambiente siciliano nei momenti di euforia ti aiuta, ma quando va male ti butta giù. Per quanto ci riguarda non siamo allo sbando, anzi c’è tanta voglia di ricominciare perché dobbiamo tornare a fare risultato. Ma chi ci è sopra non sta molto meglio, tutti hanno dei problemi. Il nostro modello deve essere il Chievo e da qui a fine maggio tutte le partite devono essere delle battaglie”. Sarà importante quindi iniziare già da domenica: “La vittoria in trasferta sarebbe un passo importante per dimostrare che siamo una squadra. Non voglio credere che Chievo e Siena siano già salve, sono tutti come noi. In campo dovremo dare l’impressione subito di esserci. L’anno scorso giocavo nel Palermo e il Toro aveva pareggiato. Il Lecce ha segnato 2 reti in trasferta in quello stadio, ma noi siamo più forti del Lecce, almeno in fase difensiva. È vero, facciamo pochi gol, ma non si può colpevolizzare l’attacco, servirebbero anche il contributo dei centrocampisti”. Ma chi scenderà in campo non è ancora chiaro: “Non sappiamo chi giocherà domenica. In allenamento il mister continua a cambiare perché ci vuole conoscere tutti. Ci sono 9 partite e deve fare del suo meglio. Faremo anche allenamenti doppi e tripli perché capisca come farci rendere al massimo. Vuole stare con noi tutto il giorno per sfruttare il poco tempo per conoscerci”. Ma cambierà qualcosa con un modulo piuttosto che con un altro? “Se al mister piace giocare con quel modulo (3-5-2 NdR), non ci sono problemi perché abbiamo i giocatori adatti. Siamo in 27 in rosa e tutti con una certa esperienza. Tutti i giocatori in carriera hanno provato tutti i moduli, non c’è davvero alcun problema”. Sarà importante pensare partita per partita ed evitare progetti a lunga scadenza. Meglio poi guardare in casa propria per evitare distrazioni e solo alla fine si potrà dare un’occhiata in giro. “Abbiamo sempre avuto la convinzione di salvarci. Siamo consapevoli della qualità e della potenzialità della squadra, lo spogliatoio è compatto con voglia di fare bene, nonostante i tre cambi di allenatore. Le tabelle lasciamole da parte. Ho imparato a non volerle più fare. Nessuno si aspettava il 3-0 del Chievo con la Lazio e contavamo sui 3 punti contro la Sampdoria”. Questa sosta ha permesso a tutti di ricaricare le pile e lavorare con calma insieme al nuovo mister. “Un cambio di allenatore qualcosa di positivo lo deve dare. Ora abbiamo Camolese e lo seguiremo fino in fondo. Cambiare tecnico richiede sacrificio, ma io credo di avere sempre dato il massimo. La pausa? Ho avuto qualche problema al nervo sciatico, sono stato fuori in un momento importante della stagione e mi spiace non aver dato il mio contributo. Adesso sto meglio e ho risolto quasi completamente questo problema. Direi che la sosta è arrivata a puntino”.