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MILAN, ITALY - OCTOBER 05: Marcus Thuram of FC Internazionale scores their team's first goal during the Serie A match between FC Internazionale and Torino at Stadio Giuseppe Meazza on October 05, 2024 in Milan, Italy. (Photo by Francesco Scaccianoce - Inter/Inter via Getty Images)
Ormai è assodato che la retroguardia del Torino è impresentabile, indifendibile, con errori madornali. Continua la debacle granata partendo dal fallaccio di Maripan che in spaccata e in ritardo netto entra con piede a martello sulla caviglia di Thuram e lascia la sua squadra in 10 per 80 minuti. Ma questa non può essere una scusante alla sconfitta del Toro perché la prima cosa che viene in mente è capire come mai non è stato fatto immediatamente entrare Masina riportando la difesa con tre centrali. Invece lasciare due soli centrali e portando Lazaro e Pedersen sulla stessa linea difensiva ha lasciato spazio alle incursioni dell’Inter che fino a quel momento aveva creato poco, soprattutto con Di Marco che sulla fascia ha fatto quello che ha voluto. Tant’è che i nerazzurri hanno preso immediatamente la padronanza del centrocampo andando subito in gol con Thuram. Ma qui se si esamina l’azione l’errore dei difensori granata è enorme perché prima cercano di mettere in fuorigioco Acerbi senza riuscirci, da dove parte l’azione e poi sul cross di Bastoni l’attaccante dell’Inter va in gol con una bella prodezza con Coco che si lascia sorprendere da principiante.
In questa partita non c’è stato un solo difensore granata che si sia salvato e anche con l’entrata di Masina il raddoppio di Thuram non si è fatto attendere. Il centravanti nerazzurro ha preso il tempo a tutta la retroguardia granata con ancora Coco protagonista di una bella dormita. Anche il terzo gol arriva da gravi errori dei granata in primis quello di Milinkovic-Savic che sul primo colpo di testa di Martinez al posto di bloccare un facile pallone lo respinge a mani aperte mandando di fatto in gol ancora Thuram.
E’ un leit motiv davvero increscioso quello della difesa granata debole e perforabile. Nessun appello alla scusante di aver giocato in 10 contro 11 proprio perché con il Toro chiuso completamente nella propria metà campo e nella propria area gli errori sono stati grossolani. In più non c'è stata una vera reazione come ad esempio il Verona aveva fatto contro il Toro recentemente nella stessa situazione. I gol del Toro? Ha fatto tutto l’Inter che ha regalato un pallone a Zapata che da gran goleador non si è fatto pregare e poi il calcio di rigore è stato un gran regalo di Calhanoglu su un tentativo di palla buttata in avanti da Masina. Insomma l’Inter si è fatta male da sola sui due gol subiti.
Si teniamo conto che i granata hanno superato la metà campo solamente tre volte con possesso palla dell’Inter per l’80%, condito da 14 angoli contro 1 del Toro allora si può capire il limite di questa squadra. Ricordo che il Verona contro il Torino in dieci ha cercato e segnato i gol. Il Toro se li è ritrovati. Anche il centrocampo granata non ha dato mai segni di reazione come invece avrebbe dovuto fare. L’unico vero tiro dei granata è stato quello di Ricci ad inizio partita respinto bene da Sommer.
L’unico che ha giocato nel Toro è stato il solito Zapata che dopo aver segnato, proprio perché ha cercato di giocare da solo contro tutti, si è gravemente infortunato dopo un contropiede di potenza solitario contro Acerbi. Una sterzata per saltare l’avversario e il ginocchio ha avuto una torsione terribile con la barella che lo ha portato poi fuori dal campo.
Un infortunio grave che lascerà il Toro senza il suo giocatore migliore sicuramente per un bel po’ di tempo. Perdere a San Siro si può stare ma perdere Zapata è preoccupante. La difesa? Questo Toro paga le scelte disastrose di mercato con difensori presi alla rinfusa e deboli. Quando si prendono terze scelte il risultato non può essere migliore.
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