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Difesa: dove troppo, e dove troppo poco

Redazione Toro News

di Alessandro Salvatico

 

L’oggetto del desiderio è il centravanti da doppia cifra? Comprensibile. Ma c’è un oggetto mancante, nel...

"di Alessandro Salvatico

"L’oggetto del desiderio è il centravanti da doppia cifra? Comprensibile. Ma c’è un oggetto mancante, nel Torino, la cui assenza significa spesso sofferenza: il difensore centrale.Chiariamoci: numericamente, non latitano gli interpreti del ruolo. I componenti del reparto arretrato a disposizione di De Biasi, al momento, sono addirittura 10. Ma abbondanza non vuol dire risultati; diversamente, gli 8 attaccanti del Toro 2007-2008 non avrebbero realizzato un totale di 15 reti, ma di tre volte tanto.

"Nel particolare, i difensori utilizzabili come centrali nell’attuale organico sono sei o sette. Tantissimi. Eppure, lo stesso allenatore ha ammesso di avere bisogno di un altro uomo in quel ruolo, più ancora che di un regista. La situazione, nonostante l’abbondanza, è chiara: uno dei due posti è prenotato senza dubbio, l’altro senza dubbio non sarà di uno degli attuali presenti.

"Il posto prenotato è ovviamente quello di Cesare Natali. Si tratta di uno dei migliori interpreti italiani del ruolo, con diverse convocazioni nella prima Nazionale azzurra, e che un infortunio nello scorso campionato ha fermato proprio quando aveva ritrovato lo smalto del suo rendimento migliore. Il biondo marcatore è però un “corazziere”, uno che si integrerebbe bene con un compagno di caratteristiche diverse: più rapido e brevilineo. Diverso, insomma, da Marco Di Loreto.I due hanno ben figurato insieme, nonostante l’apparente incompatibilità; e pur avendo portato avanti una stagione ammirevole per risultati e per coraggio, l’ex-viola rivestirà il ruolo di prima alternativa al nuovo acquisto.

"Nuovo acquisto che potrebbe in realtà essere un vecchio acquisto, un acquisto di undici mesi fa: Paolo Hernan Dellafiore. Sembra che il ragazzo voglia lasciare Palermo, e, nonostante le richieste del Napoli, se Zamparini dovesse accontentarlo è probabile che lo dirotterebbe verso un ritorno a Torino. La prima riserva dell’italoargentino, o comunque del nuovo arrivo, probabilmente sarà Salvatore Lanna, che al centro della difesa ha ben figurato, meglio ancora che nel suo ruolo naturale di terzino, e che ha le caratteristiche da brevilineo richieste.

"La sovrabbondanza di centrali granata vede ancora due giocatori come Ivan Franceschini e Matteo Melara, di ottima esperienza, ma che la società sta cercando di piazzare altrove, specialmente il secondo, non foss’altro perché in scadenza di contratto nel 2009. Franceschini ha più mercato ma l’età (32 anni) non gioca a suo favore. In organico anche due giovani come Angelo Ogbonna e Mattia De Stefano. Il coloured tornato dal prestito di Crotone ha diverse richieste, ma potrebbe anche rimanere, almeno fino a Gennaio, specie nel caso parta uno tra Franceschini e Melara; per l’altro giovane, di ritorno da un’esperienza in chiaroscuro a Pavia, si sta cercando una squadra interessata.

"Spostandoci dal centro alle fasce, vediamo come la situazione sia radicalmente diversa dall'una all’altra. La mancina, infatti, è forse il ruolo più coperto dell’intera squadra: duttilità (Lanna), esperienza (Pisano), gioventù (Rubin). Un bel campionario di scelte. Quella destra, invece, ha perso entrambi gli uomini che vi si alternavano l’anno scorso, e che facevano del Torino una delle squadre meglio sistemate nel ruolo. Partiti Comotto e Motta, infatti, i granata finora hanno visto sfumare la miglior opportunità di mercato alla loro portata, Stankevicius, così come Mesto, Mendy e Nef. E’ arrivato Colombo, ma con ogni probabilità si tratterà di un -pur validissimo- rincalzo.