toro

Difesa, i gol subiti hanno denominatori comuni

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

Ogni anno si cerca un difensore nuovo che metta a posto la difesa. Ogni anno arriva un difensore nuovo per mettere a posto la difesa. Ma alla fine i risultati sono sempre gli stessi. Sorgono...

di Edoardo Blandino

Ogni anno si cerca un difensore nuovo che metta a posto la difesa. Ogni anno arriva un difensore nuovo per mettere a posto la difesa. Ma alla fine i risultati sono sempre gli stessi. Sorgono allora spontanei alcuni dubbi: la campagna acquisti è stata giusta? I giocatori presi sono effettivamente all’altezza delle aspettative? Se lo sono, perché una volta arrivati a Torino si imbrocchiscono? Dipende dal singolo calciatore o è colpa di allenatore e società? Si potrebbe andare avanti a lungo... Insomma, i punti interrogativi non mancano. Quante volte abbiamo sentito: “In questo periodo al primo errore veniamo puniti”?. Bisognerebbe forse ricordare a tutto l’ambiente granata che il Torino gioca in Serie A e ci sarebbe da stupirsi se al primo errore non fossero puniti, non il contrario. Intanto tecnico e giocatori continuano a ripetere – quasi come se stessero cercando di convincersene – che si tratta spesso di malasorte. Ma se fosse davvero solamente sfortuna, come si spiega che la maggioranza dei gol subiti abbiano tutti denominatori comuni? Andiamo con ordine e facciamo alcuni esempi per rendere il tutto più evidente e chiaro.

Reggina-Torino 1-1 (0-1). Di Loreto, sul finire del primo tempo, buca clamorosamente una scivolata, deviando male la palla che finisce nella propria rete, per il pareggio amaranto.Torino-Cagliari 0-1 (0-0). Sul finire della partita Di Loreto, entrato al posto di Natali, sbaglia il tempo dell’intervento su Acquafresa che ringrazia e va a segnare il gol dei tre punti che scaccia la cristi dei sardi.Torino-Inter 1-3 (0-2). Ibrahimovic segna la terza rete in contropiede, facendosi quasi metà campo con Barone che lo rincorre disperatamente senza mai raggiungerlo.Juventus-Torino 1-0 (0-0). Rosina tenta un dribbling inutile in posizione pericolosa, perde la palla che arriva ad Amauri. Barone cerca vanamente di contrastarlo ed il brasiliano segna il gol-partita.Siena-Torino 1-0 (0-0). Pasticcio tra Pratali e Barone e la palla carambola sui piedi di Maccarone. Il campione del mondo granata rincorre l’avversario, cercando di intervenire, ma goffamente cade a terra.Se è vero che in tutti e tre i casi il centrocampista non ha fatto una bella figura, è altrettanto vero che se avesse commesso fallo sarebbe stato espulso. Ma è inquietate il fatto che fosse un centrocampista e non un difensore l’ultimo uomo granata.Udinese-Torino 2-0 (0-0). Diana rinvia addosso a Sanchez che ne approfitta e serve Quagliarella in posizione favorevole per il gol del vantaggio.Catania-Torino 3-2 (0-1) e (2-2). In entrambe le occasioni è sempre il terzino granata coinvolto: prima concede ingenuamente l’appoggio a Paolucci che lo aggira facilmente e serve Mascara per il gol del pareggio e poi si fa saltare senza troppi problemi da Tedesco che passa a Mascara il pallone della vittoria. La punta del Catania ha avuto il merito di farsi trovare pronta, ma è stata lasciata colpevolmente troppo sola nel cuore dell’area.Torino-Lazio 1-3 (0-1). Zarate segna un gran gol dalla distanza, ma Pratali poco prima aveva cercato un improbabile anticipo sbagliando completamente il tempo e lasciando tutto il tempo al laziale di ricevere palla, avanzare, mirare e calciare in porta.Torino-Milan 2-2 (1-0). Al limite dell’area granata Kakà finta di prepararsi al tiro in porta, Pratali abbocca ed avanza di qualche metro, lasciando Pato tutto solo. Il brasiliano che controlla bene e calcia in porta.

Questi sono solo alcuni esempi dei gol subiti dal Torino. Si potrebbe andare ancora avanti e raccontare altri episodi, ma questi sono sufficienti a descrivere la desolazione che regna nella retroguardia granata. Oltretutto, come potrete notare, questi errori sono arrivati quasi tutti nei momenti in cui la partita era ancora in bilico ed hanno segnato il seguente andamento della gara.