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Basta sentire Diego Milito per capire che tipo di partita sarà domenica sera e quanto l’Inter ci arriverà carica. Intervistato da La Stampa l’argentino fa un’osservazione che sembra anche una dichiarazione di...
Basta sentire Diego Milito per capire che tipo di partita sarà domenica sera e quanto l’Inter ci arriverà carica. Intervistato da La Stampa l’argentino fa un’osservazione che sembra anche una dichiarazione di guerra: ‘Ho imparato che ci sono anche le sconfitte buone nel calcio. Quelle che ti fanno capire tante cose, che fanno risaltare certi problemi e a che punto sei. Quella con la Roma è una di queste’.QUEL DUE PIÙ UNO - Come a dire che l’Inter in arrivo all’Olimpico non sarà la stessa confusionaria e con poche idee vista contro la Roma e quindi tutto il pacchetto arretrato di Ventura dovrà dormire sonni agitati, come se non bastasse pensare a chi si affronterà. Le ultime dalla Pinetina dicono che Stramaccioni non dovrebbe cambiare né modulo né soprattutto uomini almeno nel reparto avanzato e quindi i duelli che si annunciano caldi sono quelli tra Milito e i due centrali torinisti, con Glik e Ogbonna a forbice, ma restano i problemi di chi fermerà Cassano e Snejider oltre agli inserimenti frequenti dei centrocampisti.RADDOPPI CONTINUI - Con un modulo come quello nerazzurro servirà anzitutto puntualità nello scalare, sia da parte di Darmian, che se Cassano giocherà come nelle ultime uscite sarà il primo ad incontrarlo sulla sua strada, che di Masiello (o Agostini se l’ex cagliaritano venisse preferito). In più sarà fondamentale il filtro dei due centrali in mediana, con Gazzi in primis chiamato a raddoppiare sia sulle incursioni prevedibili dell’olandese che sugli inserimenti a turno degli altri centrocampisti, come Guarin (sempre che recuperi dall’influenza) e Cambiasso.IL PRIMO ESAME - In ogni caso quello di domenica resta un bel test per tutto il pacchetto arretrato di Ventura. Tra Siena e Pescara, complice nella seconda occasione la pochezza offensiva degli avversari, dalle parti di Gillet, che per parte sua dovrà mostrare la sua solita sicurezza anche sui palloni alti, occasioni pericolose se ne sono viste poche e soprattutto con tiri da fuori. E’ un esame per tutti, ma la difesa sa già che sarà un super lavoro.
Redazione TN
(foto M.Dreosti)
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