Non sarà un finale di stagione facile per il Torino e non sarà un finale di stagione facile soprattutto per Moreno Longo. Il tecnico granata è chiamato a centrare una salvezza complicata, in condizioni tutt'altro che ideali. Ad oggi infatti, dopo gli infortuni di Onisa, Baselli e Verdi, Longo potrà contare soltanto su 16 giocatori di movimento per disputare nel migliore dei modi 13 partite decisive distribuite in 44 giorni. Una sorta di mission impossible, che però Longo ha deciso di intraprendere con un'impronta comunicativa innovativa rispetto alla storia recente del Torino.
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“Difficoltà? Niente scuse”. Così Longo ha cambiato la comunicazione nel Toro
Toro News / Nessun alibi per il tecnico, che trasmette fiducia all'ambiente e alla squadra nonostante le difficoltà evidenti
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LE PAROLE - Nelle dichiarazioni rilasciate ieri dal tecnico granata a Torino Channel (LEGGI QUI), non c'è stato infatti alcun tentativo di trovare alibi. Anzi, la situazione è stata affrontata di petto e con grande ottimismo: "C’è bisogno di pensare positivo e conquistare punti attraverso le prestazioni - ha detto Longo -. Tutte le squadre saranno in queste condizioni. Si partirà tutti alla pari. Non voglio che la mia squadra possa avere alibi nella testa". Poi ancora: "Ci dispiace per Daniele - ha dichiarato il mister, commentando l'emergenza a centrocampo in cui si trova il suo Torino -, lo riteniamo un giocatore molto importante per questa rosa, ma sono sicuro che chi c’è non lo farà rimpiangere".
CAMBIAMENTO - Una netta inversione di tendenza in termini di comunicazione rispetto alla gestione precedente, quando spesso ci si appellava ad alibi più o meno credibili per giustificare alcune défaillance. Una pratica comune a tanti allenatori di Serie A, sia chiaro, ma che evidentemente non è congeniale al tipo di messaggio che vuole trasmettere Moreno Longo alla squadra e a tutto l'ambiente. Il tecnico, d'altronde, da quando è approdato sulla panchina del Toro non si è mai nascosto dietro un dito, parlando schiettamente con la stampa e prendendosi le proprie responsabilità laddove necessario. Differenze evidenti, che ora dovranno trovare un riscontro sul campo: perché più che le parole, nei prossimi due mesi saranno i fatti a fare la differenza.
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