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di Giulio Comellini - Il talento cristallino di Abou Diop non è passato inosservato. L'ottimo precampionato disputato dal giovane senegalese classe '93 ha impressionato i tifosi, desiderosi di vedere...
di Giulio Comellini - Il talento cristallino di Abou Diop non è passato inosservato. L'ottimo precampionato disputato dal giovane senegalese classe '93 ha impressionato i tifosi, desiderosi di vedere in Prima squadra un ragazzo passato per il vivaio.
Il suo arrivo al Torino non è stato facile, anzi. Giunto nella Primavera di Asta all'inizio della stagione scorsa, ha dovuto aspettare tanti mesi per giocare una partita ufficiale. Infatti, le società di serie B non possono tesserare un giocatore extracomunitario e proveniente dall’estero fino a che non ha compiuto il diciottesimo anno di età. Una volta maggiorenne, ha iniziato a lasciare il segno (doppietta all'esordio a Novara e gol decisivo contro la 'big' Fiorentina). Da lì, il Toro ha cambiato marcia in campionato, passando dall'ultimo al quarto posto in pochi mesi.
La vetrina che gli ha concesso Ventura se l'è guadagnata sul campo a suon di gol e belle prestazioni: nulla di regalato ma tutto merito suo. A dimostrarlo è stato il gol alla Lazio nella prestigiosa amichevole, apice di un accumulo di buone speranze.
E' presto per dire che il prossimo sarà l'anno della sua esplosione, ma qualità da grande calciatore in ottica futura certamente non gli mancano.
(foto Campo)
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