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"In una sessione di calciomercato ancora in fase di progettazione, il Torino ha già mosso i primi passi esercitando i diritti di riscatto per le prestazioni sportive di Ola Aina, Koffi Djidji e Cristian Ansaldi da Chelsea, Nantes e Inter. Una formalità non trascurabile: ora il Torino è proprietario dei cartellini di tutti i giocatori a disposizione di Walter Mazzarri. Il valore della rosa ammonta ora a 181,40 MLN (fonte Transfermarkt) a fronte dei 54,18 MLN del 2012/2013, prima stagione dopo il ritorno in A dei granata.
"GESTIONE - Dati e segnali che rappresentano pienamente il cambio di mentalità nella gestione societaria e la crescita esponenziale del Torino negli ultimi anni. All'inizio dell'era Cairo, anche in Serie A, le operazioni più frequenti venivano realizzate con le modalità del prestito e della comproprietà: in questo modo a fine anno, ci si ritrovava a rivoluzionare la squadra. Ora il Toro ha una base solidissima da cui ripartire, un gruppo di giocatori con contratti spesso pluriennali che hanno sposato in toto la causa.
"OPERAZIONE - Dopo il riscatto di Zaza, diventato obbligatorio dopo la prima presenza, i granata hanno investito una cifra che supera i 15 milioni di euro per confermare Djidji, Zaza e Ansaldi. Un tesoretto che, in gran parte, arriva dalle cessioni a Rennes e Besiktas di Niang e Ljajic. Il Torino necessita sicuramente di qualche rinforzo, ma per la prima volta nella propria storia recente, non ha bisogno di una rivoluzione: Mazzarri, anche senza acquisti (al netto dei ritorni di Lyanco e Bonifazi), sa di poter contare su un parco giocatori validissimo.
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