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MILAN, ITALY - SEPTEMBER 10: Koffi Djidji of Torino FC competes for a header with Edin Dzeko of FC Internazionale during the Serie A match between FC Internazionale and Torino FC at Stadio Giuseppe Meazza on September 10, 2022 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Quello apparso stamattina nella conferenza stampa pre Napoli-Torino è un Ivan Juric che conferma l'apprezzamento ormai biennale nei confronti di Koffi Djidji. Nonostante la concorrenza giovane di Zima, Buongiorno e Schuurs, il tecnico granata, infatti, continua a puntare molto sul francese. "Ha caratteristiche che io vorrei sempre, quelle che ti permettono di giocare un certo tipo di calcio" ha detto di lui il croato nella conferenza stampa di presentazione di Napoli-Torino.
Così come l'anno passato l'ha preferito praticamente sempre ad Armando Izzo come braccetto di destra, rilanciandolo dopo che era stato bocciato e mandato in prestito, e senza cambiare idea su di lui pure nei momenti più difficili, anche in questa stagione Djidji è assolutamente una prima scelta. Le caratteristiche del giocatore sono proprio quelle che Juric ricerca. "E' un difensore moderno - ha detto il tecnico croato in conferenza -. Ha gamba e forza fisica, con lui possiamo giocare in spazi aperti. Poi ognuno può ogni tanto sbagliare, ma lui ha proprio le caratteristiche che io vorrei da un difensore". Come si può facilmente intendere, per un allenatore che predilige la difesa alta e la marcatura uomo a uomo a tutto campo, un difensore come Djidji calza alla perfezione. Non a caso il francese è il terzo giocatore più utilizzato quest'anno, con 548 minuti in campo, dietro solo al portiere Milinkovic-Savic e a Vlasic.
Dal punto di vista tecnico, e delle scelte dell'allenatore, Djidji è assolutamente al centro del progetto di questo Torino, ma dal punto di vista contrattuale c'è un tema da risolvere: il difensore francese è infatti in scadenza di contratto a giugno 2023. Al momento non risultano trattative in fase avanzata per un rinnovo, ma la posizione del classe 1992 andrà definita al più presto. Insomma, Djidji vive una situazione a metà: da una parte gode dalla fiducia dell'allenatore che lo considera una pedina importante per il suo scacchiere, dall'altra è a nove mesi dalla possibile fine della sua esperienza in granata. Considerando quanto Juric lo stima, non sarebbe una sorpresa se si procedesse con il rinnovo di contratto.
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