Nel Milan hai potuto giocare con tuo fratello, che esperienza è stata? "Al Milan è stato molto importante anche da parte mia perché poi allenarmi con portieri del genere soprattutto poi con mio fratello è stato veramente un orgoglio per tutti e due, alla fine poi avevamo l'opportunità poi di parlare di confrontarci e di migliorarci insieme. A volte per scherzare a qualcuno dico che sono io il più grande e che è lui mio fratello, però è sicuramente un orgoglio. Abbiamo una sorella, ma non gioca in porta e non gioca a calcio, fa fa la mamma di due bambine".
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Come cambiano le mansioni nelle varie gerarchie da portiere? "Nella mia carriera ho fatto sia il primo, che il secondo, che il terzo. Il mio obiettivo è sempre stato quello di allenarmi al massimo e anche perché poi quando non giochi devi farti trovare sempre pronto e devi cercare di aiutare anche chi poi entra in campo. Quindi l'obiettivo è quello di allenarsi sempre al massimo per arrivare poi pronti quando c'è l'occasione".
Hai giocato anche in Grecia, che campionato è?"Penso sia molto interessante. Io la definisco un'esperienza molto positiva anche perché si gioca in stadi molto belli con gente molto passionale, ci sono stadi sempre pieni ed è sicuramente un'esperienza positiva. La gente è molto passionale alla fine come in Italia, ci sono stadi sempre pieni e alla gente piace molto andare allo stadio a seguire la squadra, è stata una bella esperienza".
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