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Dopo tre anni si ritorna in B

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Il miracolo non è avvenuto. Ora bisogna ripartire.
Redazione Toro News

Il miracolo non è avvenuto. Ora bisogna ripartire. Una analisi seria deve cancellare tutti gli alibi esterni che ci sono stati, tra errori arbitrali e partite giocate nel finale con intensità diversa e guardare solo agli errori commessi da tutte le componenti del Torino FC

Cairo deve scegliere in tempi brevissimi a chi affidarsi per il ritorno immediato del Toro in serie A, in settimana bisognerebbe già sceglier se confermare l’attuale staff dirigenziale e tecnico.

Staff che subito dopo deve valutare quali giocatori hanno motivazioni, dignità e tecnica adeguata per vincere il campionato.

Riconfermare Foschi e Camolese darebbe un senso alla scelta dei giocatori attuali su cui puntare per il prossimo anno, ricambiare per l’ennesima volta ds e allenatore vorrebbe dire ripartire ancora da zero e questa scelta avrebbe senso se si facesse piazza pulita degli attuali giocatori.

Prendendo esempio dal Parma che è sceso e risalito senza passare dai playoff, si può osservare che gli emiliani per quanto riguarda i titolari hanno ceduto i soli Cigarini e Dessena e non rinnovato i prestiti di Corradi e Gasbarroni, confermando più di quindici giocatori che erano scesi in B, la forza del gruppo unita ad acquisti mirati hanno fatto si che il ritorno in A si stato immediato.

Nel Toro si può rifare la stessa cosa successa a Parma a patto che ci siano almeno due giocatori importanti per ruolo che abbiano motivazioni importanti e questo possono saperlo solo Foschi e Camolese, penso però che ci siano parecchi giocatori che possono comunque fare molto bene in B per fare un campionato senza problemi.

Fare l’ennesimo ribaltone penso che non abbia senso perché costringerebbe il gruppo a uno sforzo supplettivo per creare l’amalgama, occorrerebbe acquistare soprattutto uomini come si fece dopo il fallimento del Torino di Cimminelli e di uomini in giro ce ne sono sempre meno.

Ora la palla passa a Cairo che dovrà far tesoro di tutti gli errori commessi primo fra tutti la presunta sua onnipotenza sulle decisioni tecniche, il presidente deve affidarsi ai collaboratori che sceglierà dando loro campo di agire, fornendoli di un budget di spesa disinteressandosi delle varie telefonate dei procuratori che gli proporranno bidoni travestiti da campioni come troppo spesso è capitato in questi anni. Dare fiducia ai collaboratori possibilmente questi che hanno finito la stagione Foschi e Camolese fossero arrivati prima avrebbero evitato la retrocessione e sono due garanzie per l’immediata risalita.