Diamo oggi il via ad un nuovo appuntamento: "Il Toro che sbuffa", e il riferimento é tutto al suo autore, Gino Strippoli, giornalista professionista e volto noto ai telespettatori delle trasmissioni sportive di Retesette.Tifoso sanguigno, granata fino all'ultima cellula, é un esperto di cose di calcio e di Toro, ma é anche un...gran criticone: già, il suo punto di vista non é filtrato da occhiali con le lenti rosa che fanno vedere che tutto va bene, anzi é spesso critico; ma lo spirito é sempre costruttivo, mai distruttivo, l'unico filtro é l'amore per il Toro.Se condividete i suoi punti di vista, se invece la pensata in maniera opposta e volete dirlo nei commenti (o direttamente all'autore), insomma in qualunque modo la vediate, da oggi l'appuntamento con il Toro che sbuffa é ogni lunedì, alle 13.
toro
Drin drin, pronto chi sparla? E’ il Toro che sbuffa!
di Gino Strippoli
Drin Drin pronto chi sparla? E’ il Toro che sbuffa! Sbuffa per tutti quei tifosi che vorrebbero vedere sempre un Torino effervescente ed invece si devono accontentare di un Toro vincente! Già, la delusione per anni passati a deglutire Malox per cercare di allietare lo stomaco granata non è facile da digerire. Quindi alla fine del primo tempo, nonostante un generoso Toro che, prima con Vives e poi con Antenucci, ha sfiorato il gol, ‘grazie’ anche alle parate del giovane Bardi ( da non perdere d’occhio), nel retrobottega dello stadio (il W.C.) dove tutti vanno a risollevarsi, dopo i 45 minuti, i commenti dei tifosi erano tra i più disparati….. c’è il tizio di 65 anni, con in bocca una sigaretta e una mano a direzionare il filino d’oro, che dice all’altro di quasi pari età dall’aria infastidita: “ di ma hai visto che bella partita?... Già una bella partita! Proprio una bella partita… Ma dimmi cosi secondo te ci andiamo in serie A… Ma penso di si pero giochiamo male…”. Per Zeus, a sentire questi discorsi mi è venuto da riflettere e pensare che l’insoddisfazione travalica la realtà! Eh si perché a questo punto mi sembra giusto dare ragione a Mastro Ventura, quando dice che qui a Torino ci sono troppi alti e bassi nei pensieri e nei giudizi dei tifosi. Si passa velocemente dall’esaltazione alla depressione.
Eppure la storia insegna che in serie A ci si va anche con partite non esaltanti come contro il Livorno, nemmeno disastrosa a dir il vero. E’ vero il primo tempo, a parte due occasioni di cui parlavo sopra, non ha offerto molto al gioco del Toro e agli occhi dei tifosi , dal punto di vista offensivo, ma il sottoscritto fa notare che per tutti 90 minuti il Coppola portierone, grande protagonista a Crotone, non è riuscito nemmeno a sporcarsi i guantoni. Chissà come mai!!! Forse , anzi spesso , ci si esalta sempre per le manovre offensive di una squadra tralasciando il grande lavoro dei difensori. Io a un certo punto della partita ho goduto mentre Ogbonna, Glik, D’Ambrosio e Parisi orchestravano le partenze granata così come quando erano maestosi e imponenti nella fase difensiva. Si parla sempre dell’attacco.. ma forse un qualcuno disse un giorno che il miglior attacco è la difesa! Per giunta in questo periodaccio per gli avanti granata a risolvere le partite ci pensano i D’Ambrosio e i Parisi, aspettando Glik (ci è andato vicino), Ogbonna e Di Cesare. Quindi celebriamo il gioco di Ventura e celebriamo la difesa. Già il gioco di Mastro Ventura. E’ vero che spesso la palla non frulla come vorrebbe il Giampiero ma è altrettanto vero che per far frullare quella palla sul quel rettangolo di gioco ci vorrebbero i giocatori adatti e non adattati. Invece per una serie di infortuni patiti da Guberti, Surraco, Parisi, Darmian, Suciu e da Oduamadi e Verdi (questi ultimi due ritornati da poco a vivere il calcio e meno male!) questo frullatore fatica a mettersi in moto come dovrebbe. Nono stante ciò siamo primi in classifica e abbiamo la migliore difesa del campionato.
Quindi non lamentiamoci troppo con il gioco poco esaltante anche perché l’erba del vicino non sempre è più verde anzi! Il Pescara ha pareggiato in casa del Vicenza, il Sassuolo ha perso in casa dal Padova, I blucerchiati sono solo a 14 punti dal Toro etc. Ma non dove va essere la “Doria” blucerchiata la corazzata del campionato? Ricordo bene i commenti di alcuni colleghi di Tv nazionali….Quindi teniamoci con cura la nostra “erba” e viviamoci questo Toro che sbuffa e che sta allenandosi per incornare con vigore e spettacolo le squadre avversarie. Adesso è un Torello che Ventura sta facendo crescere mentalmente per la serie A, facciamolo crescere e evitiamo i commenti da “pisciatoio”! Al Toro che sbuffa non è piaciuto qualcosa di Torino Livorno? Ma certamente, Antenucci ad esempio a furia di giocare da esterno (quasi quasi lo preferisco perché è più imprevedibile) ha perso quello smalto bruciante da uomo d’area che lo aveva consacrato a Ascoli. Ebagua non è stato impeccabile ma ha ricevuto davvero pochissimi palloni e comunque si batte sempre come un leone. Lo Stevanovic è stato cercato poco nei primi 45 minuti tanto da farlo sembrare un estraneo sulla fascia destra e quindi spedito presto negli spogliatoi dopo il primo tempo incolore. Il ragazzo ha grandissime qualità, ci sta che in una partita possa avere un attimo di appannamento.
Ma quante cose ci sono che vanno? Molte, la verve di Vives finalmente recuperato sotto ogni profilo, il napoletano lo scorso anno ha tenuto da solo le chiavi del centrocampo del Lecce in serie A non dimentichiamolo. E poi quel D’Ambrosio che non t’aspetti. Un ragazzo ritrovato alla causa granata dopo mesi in naftalina. La conferma di Iori elegante e diligente e i guizzi di Verdi. Della difesa non parlo già detto precedentemente: è una difesa che , con due esterni bassi di categoria, farebbe bene anche in serie A. Ma adesso voltiamo pagina il Toro che sbuffa si dirige verso Padova dove ritroveremo quel campione di capitano che è Rolando Bianchi. Partita difficile? Certo come tutte quelle di serie B, non esiste in serie B una partita facile. Il Toro proverà a incornare la fiera Padova. Unico neo di questa partita saranno le assenze per il Torino, visto che oltre ai lungodegenti infortunati si sommano le tre squalifiche di Basha , Vives e Parisi. Ma il Toro è il Toro e il sangue dovrà ribollire nelle vene dei torelli che scenderanno in campo per portare l’intera posta sotto la Mole. E forse rivedremo quell’arcigno giocatore che è De Feudis, un soldatino che si sacrifica sempre per la squadra, uno da Toro insomma. Adesso è la sua occasione che dovrà sfruttare al massimo come sarà l’occasione per Verdi, Stevanovic e Odu ,se saranno della partita, di giocare ai massimo livelli diventando grandi nel Toro e con il Toro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA