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La duttilità è un’arma preziosa nel bagaglio tattico di un giocatore. Ci sono calciatori che ovunque vengano messi in campo trovano subito la posizione,...
di Edoardo Blandino
"La duttilità è un’arma preziosa nel bagaglio tattico di un giocatore. Ci sono calciatori che ovunque vengano messi in campo trovano subito la posizione, adattandosi ad ogni circostanza e luogo. Altri, invece, hanno bisogno di essere schierati sempre nel solito posto e se vengono spostati vanno in confusione. Inutile spiegare che chi appartiene alla prima categoria è enormemente avvantaggiato nella carriera, perché ha più probabilità di essere mandato sul terreno di gioco, inoltre, questo tipo di calciatori, fanno spesso la fortuna degli allenatori, divenendo un’ancora di salvezza in caso di necessità. Spesso i mister cambiano modulo durante i 90 minuti di gioco e se in campo ci sono giocatori adatti a ricoprire più ruoli, si ha la sicurezza di non essere carenti in un determinato reparto, oltre ad avere la possibilità di risparmiare un eventuale cambio. Dall’altro lato, invece, i giocatori di “difficile collocazione tattica” rischiano spesso di rimanere esclusi o essere schierati in una posizione in cui non riescono ad esprimersi al meglio.
"De Biasi ha la fortuna di avere molti uomini a sua disposizione abituati a giocare in diverse posizioni. Lo si è visto bene dall’inizio del campionato, con i cambi effettuati dal mister nelle partite, a cominciare proprio dall’ultima gara contro la Sampdoria: Pisano è partito terzino e si è spostato al centro dopo l’uscita di Natali, con Ogbonna che è andato a presidiare la fascia sinistra. Nonostante il colored italiano sia un difensore centrale, la sua prova sul lato mancino del campo è stata egregia ed all’occorrenza può anche essere impiegato davanti alla difesa. Alla stregua di Rubin, ultimamente impiegato come esterno alto di sinistra sebbene il suo ruolo naturale sia in difesa, anche Diana è capace a fare tutta la fascia (destra), ma per necessità in questa stagione è stato spostato sulla linea difensiva. Ma pure i centrocampisti possono dare il loro contributo: la passata stagione Zanetti ha disputato diverse gare quarto della mediana e quasi tutti i granata sono capaci a giocare indifferentemente con una linea a tre o a quattro, adattandosi di volta in volta.
"Malgrado ciò c’è sempre qualcuno che fa più fatica degli altri a trovare una collocazione tattica adatta: il capitano granata si esprime al meglio quando può svariare dietro agli attaccanti. Tuttavia questo non può sempre accadere, perché, in base anche all’avversario, la squadra può adottare un modulo che non preveda quella posizione, come accaduto recentemente. In questo caso Rosina viene spostato sull’esterno, oppure addirittura mandato in panchina (per informazioni chiedere ai blucerchiati). Sabato, quando di fronte ci sarà il Palermo, potrebbe tornare sul terreno di gioco, magari a sinistra, sperando di riuscire a trovare finalmente la sua collocazione tattica in questo modulo.
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