toro

Dzemaili, un patrimonio della società

Redazione Toro News

di Gianluca Sacchetto

 

Era il 31 agosto e nell’euforia dovuta al rotondo successo ai danni del Lecce nel debutto in campionato, l’ingaggio di Blerim...

"di Gianluca Sacchetto

"Era il 31 agosto e nell’euforia dovuta al rotondo successo ai danni del Lecce nel debutto in campionato, l’ingaggio di Blerim Dzemaili passò quasi in secondo piano. In quei giorni si parlava tanto di Brighi, Tettey, Mutarelli, Appiah per rinforzare la mediana granata. Ma alla fine Cairo e Pederzoli optarono per questo giovane centrocampista svizzero di origini macedoni. Era quasi una scommessa quella della società granata di puntare su un giocatore che veniva da un lungo infortunio, tanto da non essere mai sceso in campo nella stagione vissuta al Bolton. Sembrava, infatti, la sua grande occasione quella della Premier League, dopo quattro anni brillanti con la maglia dello Zurigo, grazie ai quali era diventato oggetto del desiderio di più di un club di prima fascia. Invece, i problemi al ginocchio uniti all’esonero del tecnico Allardyce, che lo aveva voluto a tutti i costi in Inghilterra, gli impedirono di trovare spazio.

Il passaggio al Toro nel mercato estivo rappresenta la nuova occasione della sua pur giovane carriera. La formula è quella del prestito con diritto di riscatto fissato in due milioni di euro, oltre ad un possibile bonus legato ad una futura cessione. Dopo aver visto i suoi nuovi compagni strapazzare il Lecce alla prima giornata, a fianco del Presidente Cairo in tribuna, Dzemaili fa il suo debutto nella gara contro il Chievo, diventando ben presto un pilastro della squadra di De Biasi, visti anche i problemi fisici patiti da Corini. La sua capacità di impostare il gioco, unita ad un grande temperamento in mezzo al campo lo fanno presto diventare un idolo della Maratona, che vede in lui un vero cuore Toro. Inoltre, la sua maglia numero 4 risulta quella più venduta, a dimostrazione del feeling ormai consolidato tra il centrocampista e la tifoseria. Tutto ciò nonostante una condizione non certo ottimale, con il perdurare dei problemi al ginocchio.

L’arrivo di Novellino vede Dzemaili fare coppia fissa in mezzo al campo con Barone. Ma, con il passare del tempo, sono numerosi gli elementi che fanno pensare ad una limitata fiducia da parte del tecnico nei confronti dello svizzero. Nel mercato di gennaio l’esplicita richiesta di acquistare un regista è un pericoloso segnale in questo senso. A cui si aggiunge la sostituzione di domenica contro il Chievo sul punteggio di 1-0, in un momento in cui sarebbe servito un giocatore capace di far girare la palla. L’ultimo episodio della serie la conferenza stampa odierna, durante la quale Novellino dichiara di aver bisogno di qualcuno che faccia girare la palla. Insomma, indizi di un rapporto forse non più così idilliaco tra il tecnico ed il centrocampista, vero e proprio trascinatore della squadra soprattutto nelle partite interne di questa stagione, oltre a fondamentale patrimonio della società.