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Termometro e calendario lo testimoniano: finalmente, dopo una lunga ed estenuante attesa, è scoppiata l'estate. Due giorni fa è cominciata la stagione più calda dell'anno, anche su una Torino sinora più autunnale che vacanziera. Adesso tocca alla dirigenza del Torino dare effettivamente avvio alle danze più attese dai tifosi nel corso della pausa tra un campionato e l'altro, cioè il mercato.Il primo fondamentale tassello è andato al suo posto, con l'approdo in società di Mauro Pederzoli, ex capo degli osservatori del Liverpool, un uomo che rappresenta un giusto mix tra esperienza e novità. Tutti in società giurano che non è tardi per muoversi: in effetti l'estate è iniziata l'altro ieri, ma il ritiro è tra tre settimane, quindi è ora di quagliare. Esperienza e novità, dicevamo a proposito di Pederzoli. Perché uno che viene scelto da Rafa Benitez, tecnico tra i più preparati in circolazione, come principale talent scout per un club dalla storia prestigiosa come quello dei reds ha qualità indubbie nel trovare talenti più o meno conosciuti in giro per il mondo. Certo, i budget delle due squadre sono assai differenti ma la bravura nell'individuare giovani promesse non si improvvisa dall'oggi al domani e Pederzoli ne ha. La novità sta nel fatto che il nuovo dirigente granata non ha mai ricoperto prima d'ora il compito di direttore sportivo. La speranza è che si sintonizzi al più presto nel ruolo in questione e soprattutto che possa lavorare in sintonia con il tecnico De Biasi ed il presidente Cairo, in modo da poter prolungare la collaborazione tra le parti ad un periodo superiore alla singola stagione, lasso di tempo toccato sinora ai vari Salvatori, Tosi ed Antonelli.Il primo banco di prova per il nuovo assetto societario sta nella risoluzione delle comproprietà, che dovranno essere risolte entro il 25 di questo mese: la situazione più delicata riguarda Elvis Abbruscato, a metà con il Lecce, formazione con cui l'attaccante reggiano ha conquistato la promozione in A. Il centravanti, che in granata non ha fatto bene e che ha espresso oltretutto il desiderio di restare in Salento, può essere la chiave di volta per fare un po' di cassa (vestendo ancora il giallorosso o essendo girato altrove qualora fosse ripreso dal Toro) in modo da formulare un'offerta ancor più sostanziosa e concreta all'Empoli, squadra proprietaria dell'intero cartellino di Nicola Pozzi, principale obiettivo granata ma considerato per ora incedibile dal club toscano. Questione di soldi, come spesso capita nel calcio: di fronte ad un investimento importante da parte di Cairo la società di Corsi potrebbe anche cedere l'attaccante romagnolo, che da tempo ha espresso la propria preferenza: vestire la maglia del Toro.Nei giorni scorsi, poi, sono stati accostati ai colori granata un paio di nomi pressoché sconosciuti al grande pubblico ma che proprio per questo motivo ne stuzzicano ancora più la fantasia: si tratta di due difensori centrali, giovani, con grossi margini di miglioramento e dal prezzo piuttosto abbordabile. Il brasiliano Geromel ed il polacco Kokoszka. Il pensiero personalmente corre all'Udinese ed ai suoi illustri carneadi Felipe e Zapata, rivelatisi sul campo, negli anni, ottimi giocatori. Chissà che sotto la gestione sportiva di Pederzoli nel tempo non si possa ammirare qualcosa di simile anche in casa Toro. Del resto è cominciata l'estate e sognare è lecito, basta non perdere troppo di vista la realtà.
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