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È duello Buongiorno-Rodriguez, Juric sorride. E spiega come sceglie tra i due
Con tre partite nel giro di sette giorni che si prospettano un tris chiave per le ambizioni di classifica, in casa Toro diventa fondamentale gestire le forze nel migliore dei modi. Nel gioco delle coppie riveste un ruolo importante il ballottaggio tra Rodriguez e Buongiorno, quello che assegna oltre ad una maglia in difesa anche la fascia di capitano. In assenza dello svizzero, è stato infatti il giocatore scuola Toro a vestire i gradi di capitano nelle ultime uscite.
Dopo un avvio di stagione in cui avevano spesso giocato insieme, uno al centro della difesa e l'altro alla sua sinistra, Buongiorno e Rodriguez sono tornati in ballottaggio per una maglia. Con Schuurs che ormai si è preso in pianta stabile le redini della retroguardia si è infatti ricomposta la coppia tra cui Juric può scegliere il braccetto di sinistra. E se nelle prime giornate lo svizzero sembrava quasi un intoccabile per il carico di esperienza e l'abilità nell'impostare l'azione dal basso, nelle ultime uscite i ruoli si sono invertiti. Contro Cittadella, Udinese e Milan è stato Buongiorno a scendere in campo dal 1'.
"Non c'è una vera ragione per scegliere l'uno o l'altro, spesso vado a sensazione", ha però spiegato Juric, visibilmente soddisfatto di entrambi i giocatori a sua disposizione: "Rodriguez è stato strepitoso ad inizio campionato ed era difficile toglierlo dal campo. Ora mi sento di far giocare Buongiorno, magari perché con lui siamo più tosti sui piazzati. Ma tutti e due danno grosse soddisfazioni". Buongiorno più forte fisicamente, Rodriguez più abile nella prima costruzione: queste le principali differenze tra i due. Il ballottaggio tra due giocatori ritenuti affidabili permette dunque al tecnico di poter scegliere di volta in volta su chi puntare e soprattutto di gestire le forze quando in vista ci sono tre partite in una settimana: tra Bologna, Sampdoria e Roma ci sarà dunque spazio per entrambi come del resto è avvenuto da inizio stagione a questa parte.
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